Una pratica ecocompatibile che sottrae CO2 dall’atmosfera e dona fertilità al suolo
Cos’è il Sovescio e perchè farlo
Le attività antropiche negli ultimi decenni hanno portato oltre che cambiamenti climatici, anche perdita di biodiversità, acidificazione degli oceani, esaurimento delle acque dolci e degrado del suolo.
Il suolo ha una funzione ambientale importantissima infatti costituisce il secondo serbatoio di carbonio dopo gli oceani.
Un suolo in buona salute, ricoperto da una ricca vegetazione, può contribuire a mitigare il cambiamento climatico riducendo e immagazzinando l’anidride carbonica dell’aria, al contrario, una cattiva gestione del suolo può provocare l’effetto opposto, facendolo diventare una fonte di emissioni di CO2, con conseguente aumento della temperatura e aggravamento del cambiamento climatico.
Alla luce di quanto detto, l’antica pratica del sovescio assume una funzione di enorme valenza ecologica oltre che agronomica.
Cos’è il Sovescio?
Tecnicamente il sovescio è l’impianto di una coltura erbacea con essenze in purezza o in miscuglio che in prossimità della fioritura viene trinciato e poi incorporato nel terreno. La massa verde verrà quindi attaccata da microrganismi che la trasformeranno in humus stabile e in elementi nutritivi subito disponibili per la coltura che seguirà.
Ma i benefici non si fermano qui perché le colture da sovescio:
- bloccano l’erosione dei suoli mitigando gli effetti della pioggia e del vento,
- controllano la diffusione di erbe infestanti,
- contrastano il dilavamento dell’azoto.
L’aumento di sostanza organica, oltre a sequestrare carbonio dall’atmosfera, migliora la struttura del suolo. La porosità generata dagli apparati radicali aumenta l’infiltrazione dell’acqua negli strati profondi e migliora inoltre la circolazione dell’aria negli strati superficiali.
Contemporaneamente si incrementa l’attività biologica del terreno, vale a dire la presenza di invertebrati e microorganismi come i lombrichi. Avere una buona biodiversità nel suolo equivale ad aumentarne la resilienza cioè la capacità di contrastare patogeni o disturbi esterni.
Quali sono le colture da sovescio più utilizzate?
Si possono scegliere le essenze più adatte da utilizzare nel sovescio in base ai risultati che vogliamo perseguire e possono essere utilizzate in purezza o in miscuglio. Le colture da sovescio infatti si possono distinguere in tre categorie:
- Colture per arricchimento di azoto
- Colture per incrementare l’humus e migliorare la struttura del suolo
- Colture con attività biocida
- Colture per arricchimento di azoto
La famiglia più utilizzata a questo scopo è quella delle leguminose che riescono a convertire l’azoto atmosferico in azoto organico, arricchendo il terreno di questo fondamentale elemento nutritivo.
Veccia comune e veccia villosa, favino, lupino, trifoglio incarnato, trifoglio alessandrino, crotalaria juncea, vigna cinese
- Colture per incrementare l’humus e migliorare la struttura del suolo
Sono colture che contengono molte fibre e hanno un alto rapporto carbonio/azoto. Si caratterizzano per il fatto di non cedere rapidamente azoto e nutrienti e consentono la formazione di humus stabile e quindi migliorano la fertilità nel lungo periodo.
Particolari varietà di brassicacee con apparato radicale sviluppato e profondo permettono di incrementare la porosità del suolo e la sua permeabilità ad acqua e aria.
Avena, Facelia (pianta mellifera), segale, colza rafano, orzo
- Colture con attività biocida
Spesso ci troviamo di fronte a problemi infestati da nematodi e funghi patogeni, possiamo cercare di risolvere il problema sfruttando le naturali caratteristiche di alcune specie coltivate.
Rafano, senape, rucola, sorgo sudanese, colza, brassica carinata
QUANDO EFFETTUARE IL SOVESCIO
Il sovescio autunnale/invernale prevede la semina da settembre a dicembre, quello primaverile/estivo da febbraio a giugno. Le leguminose si seminano sia in autunno che in primavera, nel primo caso si sovescia in primavera, nel secondo in estate.
Il momento migliore per l’interramento è quando la coltura di copertura è nello stadio di pre-fioritura, cercando di non far lignificare gli steli che altrimenti impiegherebbero troppo tempo per decomporsi.
La pratica del sovescio può essere utilizzata in pieno campo ma è molto utile per inerbire l’interfila di frutteti e vigneti e anche nell’orto.