Nidi di vespe sotto il tetto o nel cassonetto delle tapparelle

3 min per leggere
Condividi

Nidi di vespe sotto il tetto o nel cassonetto delle tapparelle: cosa fare?

Scoprire un nido di vespe in zone delicate della casa, come il sottotetto o il cassonetto delle tapparelle, può essere fonte di preoccupazione. Anche se le vespe sono utili all’ecosistema, possono diventare aggressive se si sentono minacciate, quindi è importante intervenire in modo sicuro e corretto. Ecco una guida passo passo per affrontare la situazione.

1. Come riconoscere la presenza di un nido
Prima di vedere il nido, alcuni segnali possono indicarne la presenza:

  • Un andirivieni frequente di vespe e un ronzio costante vicino a finestre, grondaie o fessure del cassonetto.
  • Il nido stesso: di solito, quelli delle vespe (come la specie Vespula vulgaris) sono costruiti con un materiale simile al cartone o al papiro, ottenuto masticando fibre di legno con la saliva. Hanno forma sferica, colore grigiastro e spesso un’apertura nella parte inferiore.

Differenze con le api:
Le vespe hanno un corpo più snello, con una “vita stretta” e colori nero e giallo più vivaci. Le api, invece, costruiscono nidi di cera con celle esagonali.

2. Dove cercare il nido
Le vespe preferiscono luoghi riparati, sicuri e stabili, come:

  • Sottotetti e mansarde, che offrono un ambiente caldo e protetto.
  • Cassonetti delle tapparelle, che sono rifugi difficilmente accessibili.
  • Grondaie e cornicioni, che proteggono dalle intemperie.
  • Crepe e intercapedini nei muri, spazi ideali per avviare una colonia.

3. I rischi e gli errori da evitare
Intervenire senza le dovute precauzioni può essere molto pericoloso:

  • Rischi:
    • Punture multiple, perché le vespe possono pungere più volte.
    • Attacchi di gruppo se si sentono minacciate.
    • Reazioni allergiche gravi, fino allo shock anafilattico, per chi è allergico.
    • Danni strutturali, se il nido si trova in un tetto di legno e le vespe lo masticano per espandersi.
  • Errori da non fare:
    • Agire di giorno, quando sono più attive e aggressive. È meglio intervenire di notte o all’alba, quando sono nel nido e meno reattive.
    • Non proteggersi adeguatamente: indossare abiti spessi, guanti, maschera e stivali.
    • Usare torce con luce bianca, perché attirano le vespe; meglio usare una torcia con filtro rosso.
    • Tentare di bruciare il nido, che può causare incendi e scatenare attacchi violenti.
    • Sottovalutare la situazione: anche un nido piccolo può ospitare molte vespe pronte a difendersi.

4. Cosa Fare: Guida Passo Passo

Gestire un nido di vespe dipende molto dalle sue dimensioni e dalla posizione. Ecco cosa fare in base alla situazione:

Caso 1: Nido piccolo e facilmente accessibile
Se il nido è ancora in fase iniziale (come una noce o poco più grande) e si trova in un punto raggiungibile, puoi provare a intervenire da solo, ma solo con le dovute precauzioni:

  • Proteggiti bene: indossa abiti pesanti, guanti, stivali e una protezione per il viso (come una maschera o un cappuccio).
  • Intervieni di notte: scegli le ore più buie e fresche, quando le vespe sono nel nido e meno attive.
  • Usa un insetticida specifico: in commercio ci sono spray con un getto lungo (fino a 4 metri) che ti permettono di colpire il nido da una distanza di sicurezza. Spruzza abbondantemente sull’apertura del nido.
  • Rimuovi il nido: il giorno dopo, quando sei sicuro che non ci siano più vespe attive, puoi staccarlo con un bastone o una scopa, inserirlo in un sacchetto e smaltirlo correttamente.

Caso 2: Nido grande, in posizione difficile o se sei allergico
In queste situazioni, è meglio non rischiare e affidarsi a professionisti della disinfestazione:

  • Nidi grandi: possono contenere migliaia di vespe, e un intervento fai-da-te sarebbe molto pericoloso.
  • Posizioni difficili: se il nido si trova in un sottotetto, dentro un cassonetto, in una canna fumaria o in punti alti e difficili da raggiungere, solo i professionisti hanno l’attrezzatura e l’esperienza per intervenire in sicurezza.
  • Soggetti allergici: chi è allergico o non sa di esserlo, non dovrebbe mai tentare di rimuovere un nido da solo.

Le ditte specializzate dispongono di attrezzature protettive professionali e prodotti specifici (come polveri per ambienti chiusi) per risolvere il problema in modo rapido e definitivo.

3 min per leggere
Condividi