Le piante rampicanti hanno la speciale capacità di svilupparsi in verticale ancorandosi a dei sostegni. In giardino o in orto, su muri, staccionate o sfruttando il sostegno di altra vegetazione, le rampicanti arricchiscono molti spazi verdi. Sono specie particolari che spesso destano curiosità, eccone allora i segreti e qualche consiglio di coltivazione. 

Piante rampicanti, come si aggrappano?  


Certamente accrescono in verticale per poter disporre di più luce possibile, ma vi siete mai chiesti come riescono a scalare i muri o ad ancorarsi ai sostegni?  
Alcune, come ad esempio la vite americana (Parthenocissus quinquefolia), sviluppano dai fusti delle piccole radici aeree, a forma di uncino o di ventosa, che si fissano alle superfici verticali. Altre invece presentano dei viticci che riescono a sostenere la chioma attorcigliandosi attorno a tutte le sporgenze che incontrano, è quello che accade alla zucca nell’orto (Cucurbita maxima) o alla clematide (Clematis spp.) in giardino.  
Altre specie, tra cui spiccano le rose rampicanti (Rosa spp.), producono delle spine uncinate capaci di attaccarsi saldamente a superfici di ogni tipo, dalle murature al legno.   
La soluzione più semplice, però, è quella di avviluppare la vegetazione attorno a ogni oggetto presente lungo il cammino verso l’alto, tecnica adottata, tra le tante, dal convolvolo (Convolvulus cneorum). 

Quali sono le più adatte per abbellire il giardino? 

 
Sono l’ideale per chi vuole rinverdire il muro di casa o colorare la pergola del giardino, e in questo caso le specie più comuni sono anche quelle che assicurano un risultato migliore.   
Solitamente le facciate degli edifici vengono ornate con le viti americane (Parthenocissus quinquefolia o P. tricuspidata), piante che d’inverno, spoglie di vegetazione, creano curiosi disegni sulle pareti grazie ai loro tralci intricati. In primavera sviluppano moltissime foglie verde scuro che copriranno i muri fino in autunno, quando la vegetazione si tinge di un pregevole e inaspettato rosso acceso, talvolta tendente al porpora.   
Per le pergole, la scelta non può che ricadere sul glicine (Wisteria sinensis), chi di voi in estate non ha ammirato le meravigliose infiorescenze viola che impreziosiscono la leggera vegetazione di questa pianta? Uno spettacolo unico che non può che aumentare il pregio del vostro spazio verde.   
Per chi volesse creare delle combinazioni di piante rampicanti, non è consigliato l’uso di più specie perenni, andrebbero in competizione tra loro e prima o poi ne rimarrebbe soltanto una. Piuttosto optate per una specie sempreverde e rustica che possa svilupparsi sul muro e divenga lo sfondo ideale per una vigorosa rampicante annuale dai fiori colorati. Ogni anno potrete cambiare specie, fino a scegliere il fiore e le tinte che più si adattano al vostro giardino. 

Come curare le piante rampicanti sempreverdi


Caratterizzate da una crescita indefinita, che si appoggino ai muri o che si aggrappino a dei sostegni, queste specie sviluppano senza sosta la loro vegetazione. Ecco perché, se si ha intenzione di coltivarle in giardino, è opportuno seguirle costantemente con potature che ne contengano la vegetazione. Prendete ad esempio la pianta rampicante sempreverde più famosa, l’edera (Hedera helix), come ben sapete è così vigorosa che se non la si contiene tramite potature potrebbe invadere tutto il giardino.