Il peperone piccante (peperoncino) è una pianta molto coltivata negli orti e tenuta spesso anche in vaso. Richiede relativamente poco spazio, a fronte di una produzione molto generosa ed abbondante, anche considerando che i frutti si usano per lo più come condimento.

La pianta (Capsicuum) appartiene alla famiglia delle solanacee, nelle varietà piccanti si carica di peperoncini con un risultato estetico molto gradevole, che le conferisce un valore ornamentale.

Si tratta di una specie piuttosto esigente: per svilupparsi bene richiede determinate cure colturali e un terreno fertile. Esistono numerose varietà di peperoncino, a diversi gradi di piccantezza, per cui ciascuno può scegliere quale seminare a seconda dei suoi gusti.

La concimazione è sicuramente un aspetto importante per coltivare con successo questa pianta, qui di seguito vediamo come fertilizzare il terreno correttamente e quali sono i concimi più indicati per i peperoncini.

Tipo di terreno e concimazione

Le tecniche di coltivazione sono determinanti per la riuscita dei peperoncini piccanti, anche se non sono sicuramente l’unico fattore in campo. Come ben sappiamo, infatti, anche il clima e il terreno contano moltissimo: da un lato temperature e piovosità, dall’altro i parametri fisici, chimici e biologici del suolo.

Altro fattore di cui tenere conto è la concimazione, molto spesso influenzata dalle variabili sopra descritte. Bisogna quindi definire le reali necessità della pianta.

Osservando il terreno possiamo individuare le diverse caratteristiche, in particolare se un terreno è molto sciolto, ovvero ricco di particelle di sabbia e scheletro, è molto facile da gestire in termini di lavorazioni, ma tende ad impoverirsi velocemente di nutrienti e deve essere arricchito adeguatamente in modo continuativo.

Un terreno a grana fine, nel quale sono presenti molta argilla e limo, di solito è più fertile e mantiene più a lungo la sostanza organica, in quanto contiene meno aria che ne causa l’ossidazione.

Lavorando il terreno che abbiamo a disposizione riusciremo a conoscerlo sempre più e anche a comprendere le necessità di concimazione del nostro orto.

Ammendanti di base: l’importanza della sostanza organica

Per tutti i terreni è sempre buona norma provvedere ad una distribuzione di ammendanti di base, che forniscono la sostanza organica che non deve mai scarseggiare. Un buon contenuto di sostanza organica nel suolo assicura una buona struttura, nutrimento per tutti gli organismi terricoli e in definitiva anche elementi minerali per le piante.

Questo vale per la coltivazione di qualsiasi ortaggio, i peperoncini non fanno certo eccezione: quando siamo in fase di lavorazione del terreno e distribuiamo compost, letame o pollina, lo facciamo su tutta la superficie per nutrire il terreno e renderlo fertile e ricco. Mediamente sono consigliati 3 kg/mq di compost o letame, ben maturi, mentre se si tratta di pollina, che è molto più concentrata, dobbiamo stare molto più bassi.

Indicativamente un buon compost contiene, ad esempio, l’1% di azoto, e la pollina circa il 3%. Se usiamo il comune stallatico pellettato, che è disidratato, dobbiamo distribuirlo in quantità decisamente inferiori (2oo-300 grammi a metro quadro può essere un valore indicativo).

Evitare gli eccessi di concime

Anche con i concimi organici bisogna stare attenti a non abbondare nella distribuzione. Tutti gli ortaggi soffrono per carenze o eccessi di elementi nutritivi, anche il peperoncino piccante.

In particolare, troppo azoto rende i tessuti vegetali più esposti alle punture di afidi, a cui i peperoni sono soggetti, e patologie fungine. Se scegliamo di coltivare ispirati al metodo biologico, è importante prevenire tutte le avversità anche partendo da concimazioni corrette ed equilibrate.

È anche vero che il peperone, dolce e piccante, è esigente in termini di nutrimento e che quindi non dobbiamo neanche distribuire dosi troppo parsimoniose.

Concimi e stimolanti

Oltre ai normali fertilizzanti organici o minerali naturali che forniscono gli elementi nutritivi necessari alle piante, sono stati ideati con successo degli speciali concimi dal particolare effetto biostimolante.

concimi a base di Natural Booster di Solabiol contengono una molecola di origine vegetale che ha l’effetto di stimolare lo sviluppo radicale delle piante e di potenziare la resistenza dei tessuti vegetali, oltre ad apportare elementi nutritivi. Sono prodotti autorizzati in coltivazione biologica, e si trovano in diverse tipologie.

Per la concimazione del peperoncino piccante potremmo scegliere “orto domestico” o anche semplicemente il “concime universale” che è adatto a tutti i tipi di pianta. Si distribuiscono molto semplicemente a spaglio nel caso di colture in piena terra e il formato da 750 mq serve per circa 15 mq di orto, mentre se i peperoncini sono coltivati in vaso, si mescolano al terriccio.

Favorire lo sviluppo delle radici delle piante presenta il vantaggio di renderle più capaci di procurarsi facilmente acqua e nutrimento dal suolo. Il peperone poi è una specie caratterizzata da radici superficiali, quindi questo vantaggio può risultare ancora più importante.

Quando e come concimare peperoncini

Gli ammendanti di base si distribuiscono durante la lavorazione del terreno, ma non conviene interrarli con una vangatura che li porterebbe troppo in profondità. Le radici della pianta del peperoncino non sono molto profonde, quindi non traggono vantaggio da sostanze che si trovano negli strati di suolo che non riescono a raggiungere.

Conviene piuttosto spargere i fertilizzanti durante la zappettatura, in modo da mescolarli bene ai primi strati di terra.

La preparazione del terreno deve essere eseguita idealmente un certo tempo prima del trapianto del peperoncino, che avviene, a seconda di dove ci si trova, tra aprile e maggio. Lavorare e distribuire compost o letame almeno a marzo sarebbe buono perché questi inizino ad essere mangiati e trasformati dagli microrganismi terricoli.

Per concimi granulari come lo stallatico pellettato è bene evitare di mettere le manciate nella buchetta del trapianto, ma preferire una distribuzione a spaglio su tutto lo spazio. Infatti, le radici della piantina sono destinate ad espandersi, e una concentrazione nella sola buchetta di trapianto si renderebbe inutile.

Concimazione dei peperoncini in vaso

I peperoncini sono tra le specie più semplici da coltivare in vaso, ma in questo caso richiedono più attenzione alle irrigazioni e alle concimazioni.
Lo spazio limitato del contenitore infatti non permette di avere un “serbatoio” di sostanze utili sufficiente a supportare la pianta per tutto il suo ciclo e arrivare a una ricca produzione.

Come anticipato parlando dei concimi granulari di Solabiol, è bene miscelare i prodotti al terriccio, e questo vale anche per compost o stallatico.

Poiché il ciclo colturale del peperoncino è lungo, è utile durante la stagione provvedere a nuovi rabbocchi di concime. A coltivazione avviata si possono usare anche concimi liquidi da usare come fertirrigazione, il biostimolante Natural Booster è disponibile anche in forma liquida.

Lettura consigliata: coltivare i peperoncini

Articolo di

Sara Petrucci Dottore Agronomo