La rosa in inverno

Durante l’inverno è necessario riservare un po’ di cura alle rose, se ben protette dal freddo, soprattutto quando il clima è rigido, a primavera saranno piene di salute e generose di profumatissime fioriture.  
A dire il vero, in natura i roseti non hanno alcun problema a superare l’inverno, non si può purtroppo dire lo stesso per le varietà ornamentali, che sono più sensibili alle basse temperature. 
Come fare allora per difenderle? Sarà necessario isolarle dall’ambiente esterno in modo da garantir loro qualche grado in più, spesso più che sufficiente. Armatevi quindi di zappa e, per ogni pianta, effettuate un leggero “rincalzo”, ovvero smuovete la terra attorno alla pianta e accostatene un po’ intorno al fusto, a mo’ di montagnola. Fate molta attenzione a non danneggiare le radici e preoccupatevi di ricoprire con la terra il punto di innesto, sempre molto delicato. Sistemate poi sul rincalzo e sul terreno subito circostante, in corrispondenza delle radici, uno strato di paglia o corteccia, ottimi isolanti (operazione che prende il nome di pacciamatura). Per il benessere della pianta questa è un’ottima occasione anche per arricchire il suolo: prima di pacciamare cospargete il terreno con concimi in grado di rigenerarlo, quindi ricopritelo. 

Affinché il vostro lavoro sia efficace è necessario che conosciate bene le rose che coltivate. Già, perché non sono tutte uguali. Alcune, ad esempio, sono frutto di un doppio innesto, quello classico alla base del fusto e un secondo più in alto, poco sotto la chioma. Tale tecnica di allevamento dà alla pianta una conformazione particolare, definita “ad alberello”, vi è un unico fusto, piuttosto lungo, all’apice del quale si sviluppano numerose ramificazioni. Roseti di questo tipo hanno bisogno di un’ulteriore protezione: la pacciamatura infatti dovrà ricoprire il fusto in tutta la sua lunghezza, avendo cura di proteggere per bene anche il secondo punto di innesto. Utilizzate della paglia e fissatela al legno usando rafia naturale o dello spago.  
Nei primi giorni di inverno è ancora possibile mettere a dimora le rose, optate per quelle “a radice nuda” (che, come suggerisce il nome, si trovano in commercio senza vaso e terriccio), attecchiscono meglio, e scegliete varietà resistenti al freddo, come ad esempio quelle appartenenti al tipo gallica. Effettuate l’impianto solo se le vostre zone non sono soggette a venti e se il suolo non è zuppo d’acqua o ghiacciato.  
Ecco come procedere: preparate una buca, fonda e larga 40 cm circa, e sistemate la pianta al centro dello scavo di modo che il colletto (il punto che congiunge il fusto alle radici) sia posizionato un paio di centimetri sotto il livello del suolo. Riempite la buca con la terra appena smossa e bagnate. Appena messe a dimora, le rose sono deboli e più sensibili ai danni da freddo. Proteggetele coprendo i punti di innesto con della paglia (come descritto sopra) e il resto della pianta con un telo di tessuto non tessuto. 
Gli amanti delle cesoie, infine, devono sapere che è fortemente sconsigliato potare le rose nei mesi più freddi, potrebbero danneggiarsi irrimediabilmente. Meglio attendere la fine dell’inverno, se le temperature sono miti, o la primavera se le gelate si protraggono. 
Un consiglio per sentire il profumo di rose anche se fuori la temperatura è prossima allo zero? Preparatevi un delicata tisana di rosa canina con un cucchiaino di miele, vi scalderà il cuore e vi darà sollievo nel caso di malanni di stagione, quali raffreddori e influenza.