La rosa selvatica, comunemente indicata con il termine “rosa canina”, appartiene alla famiglia delle Rosaceae, che comprende il melo, il pero, il pesco, l’albicocco, il ciliegio, le fragole e molti altri frutti comuni. Ottima rampicante, questa pianta selvatica decidua è originaria dell’Europa, parte dell’Africa e Asia.

Si pensa che il nome derivi dalla parola celtica “rhodd” che significa “rosso”, e anche dal greco “ροδον”.  Il termine è utilizzato in molti paesi europei, Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna, per indicare che questa pianta deriva dal latino.

Il termine “rosa canina” divenne di uso comune nel medioevo quando queste piante, si dice, venissero utilizzate come cura per i morsi di cani rabbiosi.

CURIOSITA’: Le rose vengono scelte da molti giardinieri per la loro fioritura appariscente e profumata, anche se questa pianta viene largamente utilizzata anche al di là del suo aspetto ornamentale. Coltivata negli anni per i suoi fiori e frutti, ha un’ampia gamma di utilizzi: per cosmetici, profumi, conserve e in erboristeria

Coltivazione

Con una fioritura appariscente, la rosa selvatica ha una crescita vigorosa con uno stelo molto spinoso. Viene spesso allevata a siepe, non solo perché i fiori sono molto decorativi, ma anche perché, grazie alle sue spine, tiene lontani animali non desiderati. La pianta utilizza le sue spine anche per arrampicarsi.

Le rose possono avere una corolla semplice, semi-doppia o doppia, che appare durante i mesi estivi. Nella sua forma più semplice, la rosa selvatica ha fiori a 5 petali. La forma semi-doppia può avere 7-20 petali e la doppia può averne più di 20. I fiori sono, nella maggior parte delle volte, di colore rosa pallido, ma anche bianchi, rosa più scuro, rossi, gialli, arancioni e.. ogni anno ne arrivano di nuovi!

In seguito alla fioritura, compaiono dei frutti ovoidali, chiamati “cinorrodi”. Ricchi in vitamina C, questi frutti, che di solito compaiono in autunno, sono utilizzati in diversi modi come lozioni, medicazioni, infusi e conserve. La pianta è caratterizzata da foglie seghettate composte da 5-7 foglie, anche se questa caratteristica varia in base alle varietà; alcune hanno solo 3 foglie, mentre altre ne hanno anche più di 17.

Cura

La manutenzione delle rose è semplice ma necessaria per aiutarle a fiorire.

In genere la potatura si fa in primavera, una volta terminate le gelate. Per fare ciò, taglia i rami a circa 1 cm sopra la terza gemma.

Durante la fioritura, annaffia una o due volte alla settimana. Evitare di bagnare il fogliame per limitare i rischi di malattie.

Infine, una dose di fertilizzante per rose dopo ogni fioritura fornirà alla pianta i nutrienti di cui ha bisogno.

La ruggine delle rose e l’oidio sono le malattie più comuni, sebbene dipendano dalla varietà.

Scegliere

Non è vietato prelevare alcuni fiori dal proprio arbusto per fare un bouquet o per preparare ricette originali, anzi. Tuttavia, assicurati di farlo parzialmente e gradualmente.

Alla fine dell’autunno è possibile raccogliere i cinorrodi maturi. Sono le piccole bacche prodotte dai roseti quando sono appassiti. Puoi quindi aprirli per raccogliere i semi.