La maggior parte delle piante grasse proviene da aree siccitose, desertiche o semidesertiche, tropicali e subtropicali. Nel tempo si sono evolute per sopravvivere ai climi aridi.

CURIOSITA’: La specie Sempervivum veniva utilizzata in tempi antichi per proteggere i tetti dagli incendi provocati dai fulmini durante i temporali. Più recentemente, questa pianta grassa è stata utilizzata, grazie alle sue doti di resistenza e capacità di trattenere l’acqua, per la costituzione di giardini urbani.

Coltivazione

Le piante grasse richiedono poche cure e si sviluppano facilmente in condizioni povere; al contrario, soffrono e possono morire se vengono nutrite o bagnate troppo.

Possono essere messe in vaso in ogni stagione, mentre il trapianto all’esterno deve essere fatto in periodi caldi. E’ molto importante utilizzare un terriccio sciolto e ben drenato, poiché non sopportano i ristagni di acqua. Miscelate al terreno sabbia grossolana o ghiaia in abbondanza. Bagnate inizialmente e aggiungete altra ghiaia in superficie: il terreno deve essere povero e poco bagnato. Una delle principali cause di morte di queste piante è l’eccesso di acqua; lasciate sempre asciugare il terreno prima di bagnare nuovamente la vostra pianta grassa.

Non è necessario concimare frequentemente le piante grasse; è sufficiente somministrare occasionalmente, solo durante la stagione vegetativa, un fertilizzante liquido adatto.

Le piante grasse hanno bisogno di molta luce. La maggior parte di esse non resiste al freddo: se coltivate all’esterno devono essere protette durante l’inverno; coltivate in vaso, invece, possono essere spostate in posizioni protette dal freddo.

Avversità’

L’avversità più comune che attacca le piante grasse, soprattutto se coltivate in casa, è rappresentata dalle cocciniglie. Questi piccoli insetti bianchi possono danneggiare notevolmente la pianta: utilizzate un olio bianco vegetale di soia. Temperature elevate e carenza di acqua hanno indotto queste specie a sviluppare organi adatti ad accumulare acqua, in modo tale da riuscire a sopravvivere durante lunghi periodi di siccità. L’acqua viene immagazzinata nei fusti, nelle foglie e nelle radici, che assumono così un aspetto succulento e turgido. Questo enorme e affascinante gruppo di piante, tra cui si annoverano i cactus spinosi, ha adottato numerosi modi di immagazzinare acqua e ridurne la perdita.

Vengono coltivate soprattutto in climi caldi, in aiuola o in vaso. Alcune specie si prestano molto anche alla coltivazione in appartamento o in serre di vetro.

Molte sono le varietà di piante grasse, caratterizzate da dimensioni, forma e consistenza molto diversi; la maggior parte di esse viene selezionata per l’aspetto delle foglie, dalle enormi Agavi, caratterizzate da foglie allungate e appuntite, alle piccole Echeverie, con struttura a rosetta.

Il colore di queste piante varia da diverse tonalità di verde, al grigio, grigio-blu, marrone (Aeonium Schwarzkopf, è caratterizzata ad esempio da rosette di colore marrone scuro tendente al nero).

Potrete trovare numerosissime varietà presso vivaisti specializzati o presso centri giardinaggio. Alcune di esse fioriscono nei mesi freddi; le Echeverie, ad esempio, emettono fiorellini campanulati di colore rosa o giallo, portati in cima ad un lungo fusticino, in inverno o primavera.

Sempervivum e altre specie appartenenti alla vasta famiglia delle crassulaceae, sono tra le piante grasse, quelle più resistenti. Sono caratterizzate da rosette di dimensioni e colori diversi, dal verde pallido al rosso o marrone; quando sono coltivate nello stesso vaso creano uno splendido effetto ottico. L’apice delle foglie ha colorazioni che variano dal verde al rosso; in alcune varietà, le foglie sono ricoperte da un fine strato di lanugine; le infiorescenze, lunghe e carnose, sono composte da fiorellini di diverse tonalità del rosa.

DIVERTITI

I cactus fioriscono solitamente in primavera dopo il loro periodo di riposo. Il colore dei fiori varia a seconda della specie: rosa, viola, giallo, arancione…

Osserva il singolare contrasto tra la bellezza dei suoi fiori e l’ostilità delle sue spine