Ma in termini di elementi nutritivi, queste riserve sono ben lontane dall’essere inesauribili. Il terreno tende a perdere nutrienti nel tempo, quindi è fondamentale mantenerne la fertilità nutrendolo regolarmente. Terre più fertili permettono alle tue piante di crescere più forti, perché avranno tutti i mezzi per difendersi contro i parassiti e per resistere a condizioni climatiche avverse.
I 3 principi della concimazione
Fertilizzare il terreno vuol dire apportare nutrienti equilibrati per la crescita delle piante. Perché questo avvenga, devi tenere bene a mente i tre principi fondamentali della concimazione. Se uno di questi viene meno, il sistema lavorerà in maniera meno efficiente e la pianta ne risentirà, diventando molto più vulnerabile alle malattie e agli attacchi di insetti.
1) Apporto di sostanza organica
La concimazione è utilizzata per bilanciare la natura del terreno così che offra la miglior protezione possibile per lo sviluppo delle tue colture. Perché ciò avvenga, dovresti prima di tutto conoscere bene il tuo terreno. E’ argilloso, sabbioso, limoso o calcareo? Solo rispondendo a questa domanda puoi identificarne le caratteristiche e fornirgli gli elementi organici e minerali necessari per mantenerne o migliorarne le funzioni nutritive.
Letame e materiale compostato sono i principali ingredienti di una concimazione organica. Altri materiali come fieno, corteccia o sfalci d’erba possono essere utilizzati. E’ preferibile incorporare questi materiali al terreno in autunno o primavera. Una volta apportati al suolo, ricostituiranno il livello di sostanza organica e di humus nel terreno.
Perché sia abbastanza fertile, il terreno dovrebbe avere almeno il 3% di humus. Questa materia organica fornisce i principali nutrienti e permette lo sviluppo di microbi che sono essenziali per la crescita delle piante.
Con il tempo, l’humus si trasforma nel suolo (2% ogni anno) tramite il fenomeno della mineralizzazione. Se non viene ciclicamente apportato nuovo concime organico, si avranno delle perdite con conseguenze negative, come:
- Il rischio di compattamento del suolo
- Formazione di croste
- Difficoltà del suolo di immagazzinare acqua e nutrienti
2) Stimolazione delle radici
Se le radici delle tue piante in giardino sono poco sviluppate, il volume di terra che riusciranno ad esplorare sarà ridotto. Di conseguenza, le piante non avranno accesso a una quantità sufficiente di acqua e nutrienti e questo potrebbe influire sulla loro crescita, soprattutto nei periodi di siccità.
Per evitare questo problema, puoi utilizzare uno dei nostri concimi a base di Natural Booster. Il prodotto è 100% di origine naturale e consente alla piante di sviluppare un apparato radicale più sviluppato e può essere utilizzato sia nel momento del trapianto sia durante in mantenimento. Offre risultati visibili in pochi giorni, rispetta l’ambiente ed è autorizzato in agricoltura biologica.
3) L’apporto di elementi nutritivi
Per rinnovare gli elementi che sono consumati durante l’anno e arricchire quindi il terreno nel tuo giardino, è bene prevedere una concimazione “di mantenimento” utilizzando concimi naturali. I fertilizzanti comprendono diversi elementi che alimentano il suolo e di conseguenza le vostre piante.
- Azoto (N): Questo è uno dei maggiori componenti di esseri viventi e piante. Una carenza di azoto può portare a un colore pallido del fogliame e una crescita rallentata.
- Fosforo (P): Ha un ruolo fondamentale nel trasferimento di energia nelle cellule e impatta la crescita delle radici e le fioriture.
- Potassio (K): Impatta sul colore e sul sapore dei frutti, riduce la traspirazione e aumenta la resistenza al freddo, alle malattie e agli attacchi di parassiti.
- Calcio (Ca): Accelera il processo di maturazione dei frutti e ha effetti benefici anche sul suolo favorendo l’attività microbica, l’umidificazione e la mineralizzazione. Una carenza di calcio potrebbe condurre a una scarsa capacità di conservazione dei frutti.
- Magnesio (Mg): Componente insostituibile della clorofilla, molecola fondamentale per lo svolgimento della fotosintesi. Le piante lo accumulano prevalentemente nei loro organi di riserva, come ad esempio nei tuberi di patata.
- Zolfo (S): Ha un effetto anti-fungo e acidificante del terreno. Le piante che richiedono molto zolfo sono quelle della famiglia delle crucifere: cavoli, ravanelli, rape e liliacee (aglio, cipolla, porro).