I pomodori sono di sicuro gli ortaggi che più ci piace coltivare nell’orto perchè sono piante che si gestiscono con facilità e che offrono raccolti abbondanti per tutta l’estate. Dalla semina, alla concimazione all’irrigazione, ecco i consigli che vi saranno utili per ottenere piante sane e produttive. 

Coltivare pomodori: terreno e clima adatti 
I pomodori (Solanum lycopersicum) amano il calore e il sole, condizioni necessarie perché la loro coltivazione vada a buon fine. Si adattano anche a vari tipi di suolo, purché ben preparati: individuata la zona dell’orto con la miglior esposizione alla luce, lavorate e arieggiate per bene il terreno e arricchitelo di nutrienti, possibilmente usate del letame maturo (circa 2,5 kg ogni metro quadrato) da interrare già in autunno per l’anno successivo. La pianta di pomodoro è piuttosto esigente e una buona concimazione di fondo è il primo passo per una pianta sana e produttiva. 

Come seminare i pomodori

I pomodori generalmente si seminano in semenzaio da metà febbraio a metà marzo utilizzando contenitori alveolati: realizzate un foro non troppo profondo nel terriccio di ogni alveolo e inserite in ogni buchetta due semi. Ricoprite la semente con un leggero strato di terriccio quindi bagnate con cautela. 
Posizionando il contenitore alveolato in ambienti con temperature di almeno 15 °C (meglio se intorno ai 20 °C), le piante germineranno nel giro di due settimane. In questo lasso di tempo non dimenticate di annaffiare, il terreno dovrà essere sempre costantemente umido (ma non zuppo). Quando le piantine avranno raggiunto i 5 cm d’altezza selezionatele mantenendone una, la più sana e vigorosa, per alveolo. Quindi rinvasatele in contenitori di 6 o 8 cm di diametro per favorirne lo sviluppo. 

Trapiantare i pomodori

Quando i giovani pomodori avranno sviluppato 4 foglie o raggiunto i 15 cm di altezza sarà giunto il momento di trapiantarli nell’orto. Assicuratevi che le temperature esterne superino sempre i 12 °C, anche di notte. Se acquistate le piantine in vivaio, mettetele a dimora da metà aprile a fine maggio. Estraete le piantine dal contenitore e posizionatele in buchette distanziate tra loro di circa 50 cm sulla fila e 75 cm tra le file. Inserite le piante di pomodori nelle buche mantenendo la superficie del pane di terra a livello del suolo, comprimete leggermente la terra quindi bagnate per favorire l’attecchimento. 

Coltivare pomodori: irrigazione, tutori e potature 
I pomodori hanno bisogno di poche ma fondamentali cure; prima su tutte l’irrigazione, da effettuare con regolarità e in base all’andamento meteo, aumentando la frequenza nei mesi più caldi. 
Per favorire la produttività delle piante di pomodoro è invece conveniente effettuare la “sfemminellatura”, una sorta di facile potatura che prevede l’eliminazione manuale dei germogli che si sviluppano all’ascella delle foglie (ossia nel punto d’intersezione tra il fusto e rami laterali).  
E non scordate di sorreggere i pomodori con dei tutori: sistemateli a lato del fusto subito dopo il trapianto e dirigete lo sviluppo delle piante fissandole ai sostegni con della rafia naturale mano a mano che crescono. 

Concimazione del pomodoro

Anche concimare con coltura in atto è molto importante, soprattutto nel caso di terreni poveri. Se, per facilitarvi il lavoro, volete affidarvi a un unica soluzione per il vostro orto, vi consigliamo di utilizzare ONE Orto, il concime di origine naturale studiato per soddisfare i fabbisogni nutrizionali degli ortaggi. In commercio esistono però anche formulazioni specifiche per i pomodori, create apposta per rispondere alle loro esigenze. È il caso di Maxicrop Pomodori Naturale, concime a base di alghe che si prenderà cura della nutrizione dei vostri pomodori. 

Come raccogliere i pomodori 
I primi pomodori matureranno dopo circa due mesi dal trapianto, potrete raccoglierli a mano afferrando e ruotando delicatamente le bacche mature, si staccheranno senza difficoltà. 

Se amate coltivare il pomodoro, perché non provare a conservare i semi di pomodoro per coltivarli l’anno prossimo? Ecco come fare semi di pomodoro.

Raccogliere, estrarre e conservare i semi di pomodoro sono attività che durante l’estate, con le piante in pieno rigoglio, si è invogliati a compiere. Ed è assicurato che chi non rinuncia mai a coltivare il pomodoro nell’orto, prova molta più soddisfazione nel farlo a partire dai semi, magari quelli autoprodotti.  
Già, perché ogni anno, da alcuni frutti selezionati sulle migliori piante dell’orto, è possibile fare i semi di pomodoro da utilizzare nelle semine delle successive stagioni.  
Come ottenerli? Una guida completa e illustrata vi insegnerà, passo dopo passo, come selezionare, raccogliere e conservare i semi di pomodoro, qualsiasi sia la loro varietà e purché non si tratti di ibridi (i figli di piante ibride sono sempre diversi dai genitori).  
Pochi passaggi, alla portata di tutti, vi consentiranno di conservare i semi di pomodoro, mantenendoli vitali e pronti alla semina (scopri qui come seminare gli ortaggi), per più di quattro anni. 

Per saperne di più, leggete il nostro articolo su come coltivare il pomodoro, e non dimenticatevi che il pomodoro è una pianta molto esigente in termini nutritivi, quindi richiede buone concimazioni. Possibilmente scegliete un concime naturale per pomodori, come Solabiol Orti e Giardini, concime biologico granulare che con un’applicazione nutre fino a 3 mesi, oppure il pratico Algasan, concime liquido per applicazioni settimanali ed in grado di soddisfare i loro fabbisogni nutrizionali.