Più di 1/3 dei nostri rifiuti domestici, compresi quelli del giardino, può essere compostato e quindi trasformato in un ottimo fertilizzante, quindi perché non utilizzarlo nel tuo giardino?
Cos’è il compostaggio?
Il compostaggio è un processo naturale che trasforma la materia organica in un prodotto simile al suolo chiamato compost. Questo processo è il risultato della fermentazione di rifiuti biodegradabili a contatto con microrganismi (batteri e funghi) e ossigeno.
Batteri e funghi devono essere a stretto contatto sia con i rifiuti secchi ricchi di carbonio C che con altri rifiuti umidi ricchi di azoto N, il tutto in un’atmosfera aerata e ad una temperatura relativamente alta da 30 a 60° C.
La proporzione di materiali ricchi di carbonio nel compostaggio rispetto ai materiali ricchi di azoto determinerà la qualità e la velocità con cui realizzerai il tuo compost.
La materia organica una volta decomposta, si trasforma in elementi semplici, che le piante possono assimilare, e continueranno a trasformarsi nel terreno per dare humus (terreno organico).
Cosa si può compostare?
Tutti i materiali organici possono essere compostati:
- Foglie, erba tagliata secca, piante non affette da malattie, erbacce (prive di semi maturi), vecchio terriccio, steli morbidi delle piante, steli duri precedentemente schiacciati,
- Residui di frutta o verdura
- Gusci d’uovo (schiacciati)
- Bustine di tè e fondi di caffè (con filtri)
- Carta straccia e cartone non stampato…
Cosa non deve essere compostato?
- Rifiuti inquinati
- Piante malate, “erbacce” quando sono andate a seminare
- scarti di potatura di cedro o cipresso (o solo in piccole quantità
- trucioli di legno trattati chimicamente
- carta stampata e cartone (a meno che gli inchiostri non lo consentano)
- Prodotti grassi
- avanzi di carne, pesce, formaggio
- gusci di noci e nocciole, noccioli • plastica, metallo, vetro
Dove installare il tuo compost o area di compostaggio?
Installare il compost in una zona ombreggiata nelle regioni calde e con poca esposizione ai venti prevalenti, in piano a terra (per renderlo accessibile a microrganismi, lombrichi e insetti) con spazio sufficiente intorno per poter immagazzinare i rifiuti in attesa di compostaggio e aerare facilmente il mucchio.
I diversi tipi di compost:
compost a cumulo, adatto per giardini di grandi dimensioni:
Più grande è la pila, maggiore è l’aumento della temperatura.
Dovrebbe avere una dimensione di almeno 1-2 m3, con una sommità appuntita nelle regioni piovose e una sommità piatta nelle regioni asciutte, e sempre a diretto contatto con il suolo.
Il compostaggio in cumulo richiede meno supervisione e lavoro rispetto a un silo per compost, ma ci vorrà più tempo per produrre compost maturo (da 8 a 12 mesi). È probabile che cani o gatti scavino alla ricerca dei rifiuti di cucina. Non bello esteticamente e potrebbe essere fastidioso per i vicini.
Compost in silos, per piccoli e medi giardini:
L’ideale è avere due silos per il compost, uno per l’utilizzo e l’altro per lo stoccaggio del compost maturo.
Prediligere i modelli con l’apertura più grande per facilitare la miscelazione. Sono disponibili diverse tipologie, quindi optate per un modello di grande capienza, con un’apertura che consenta una facile aerazione e miscelazione dei rifiuti.
Il compostatore limita le conseguenze dei rischi climatici, questo ha l’effetto di accelerare il processo di compostaggio: da 4 a 5 mesi (il compostaggio più veloce è quello che avviene in primavera e in estate). La scarsa illuminazione e l’umidità nel silos di compostaggio sono favorevoli ai microrganismi e ai vermi.