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	<title>Giardinaggio &#8211; Seezon IT</title>
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		<title>Butchart gardens: il paradiso del giardinaggio e della bellezza naturale</title>
		<link>https://www.seezon.it/butchart-gardens-da-terra-desolata-a-splendido-giardino/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[admin]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 02 Apr 2025 10:50:00 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Giardinaggio]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>I Butchart Gardens sono un’attrazione imperdibile per gli amanti del giardinaggio e della natura. Situati sull’isola di Vancouver, vicino a Victoria, in Canada, questi splendidi giardini vantano una storia unica che li ha trasformati da una semplice cava abbandonata in uno dei luoghi più incantevoli del mondo. Perfetti per chi cerca ispirazione per il proprio [&#8230;]</p>
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<p>I Butchart Gardens sono <strong>un’attrazione imperdibile per gli amanti del giardinaggio</strong> e della natura. Situati <strong>sull’isola di Vancouver, vicino a Victoria, in Canada,</strong> questi splendidi giardini vantano una storia unica che li ha trasformati <strong>da una semplice cava abbandonata in uno dei luoghi più incantevoli del mondo</strong>. </p>



<p>Perfetti per chi cerca ispirazione per il proprio giardino o desidera semplicemente immergersi nella bellezza della natura, i Butchart accolgono ogni anno milioni di visitatori.</p>


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<h2 class="wp-block-heading"><strong>La storia unica dei Butchart gardens</strong></h2>


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<p><strong>Tutto ebbe inizio nel 1904</strong>, quando <strong><a href="https://www.thecanadianencyclopedia.ca/en/article/jennie-butchart" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Jennie Butchart</a></strong> e suo marito Robert si trasferirono sull’isola di Vancouver per <strong>avviare un cementificio</strong>. </p>



<p>La cava di calcare, necessaria per il lavoro, esaurì presto la sua utilità. <strong>Jennie</strong>, con la sua passione per il giardinaggio, <strong>trasformò quel luogo desolato in un magnifico giardino sommerso</strong>.</p>



<p>Questo primo progetto divenne <strong>il cuore di un’evoluzione continua</strong>, che portò alla creazione di <strong>altri spazi tematici come il giardino giapponese, il roseto, il giardino all’italiana e il giardino mediterraneo</strong>. L’abilità e la visione di Jennie hanno fatto sì che i Butchart Gardens diventassero <strong>un simbolo di creatività e dedizione</strong>, attirando da subito l’attenzione di visitatori locali e internazionali.</p>



<figure class="wp-block-image size-full"><img fetchpriority="high" decoding="async" width="1000" height="1000" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Butchart-gardens-2.jpeg" alt="uno scorcio dei Butchart gardens" class="wp-image-211" srcset="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Butchart-gardens-2.jpeg 1000w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Butchart-gardens-2-300x300.jpeg 300w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Butchart-gardens-2-150x150.jpeg 150w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Butchart-gardens-2-768x768.jpeg 768w" sizes="(max-width: 1000px) 100vw, 1000px" /></figure>


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<h2 class="wp-block-heading"><strong>Un giardino per ogni stagione</strong></h2>



<p>Uno degli aspetti più affascinanti dei Butchart Gardens è <strong>la loro trasformazione durante l’anno</strong>. Questo li rende un luogo ideale da visitare in qualsiasi stagione.</p>



<p><strong>Primavera</strong>: i fiori sbocciano e il giardino si riempie di profumi e colori vivaci, perfetti per chi vuole ammirare la rinascita della natura.</p>



<p><strong>Estate</strong>: i giardini diventano un’esplosione di colori, e il clima mite permette di godersi concerti dal vivo e passeggiate serali tra i sentieri illuminati.</p>



<p><strong>Autunno</strong>: gli aceri rossi e gli alberi dorati creano un’atmosfera calda e accogliente, ideale per chi cerca ispirazione per un giardino autunnale.</p>



<p><strong>Inverno</strong>: le luci di Natale trasformano i Butchart in un paesaggio da fiaba, regalando emozioni uniche a grandi e piccoli.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Cosa fare ai Butchart gardens</h2>



<p>I Butchart Gardens non sono solo un luogo dove ammirare fiori e alberi. Grazie alla <strong>varietà di attività disponibili</strong>, sono una meta perfetta per tutta la famiglia.</p>



<p><strong>Passeggiate tematiche:</strong> esplora i diversi stili di giardino ispirati a culture di tutto il mondo.</p>



<p><strong>Spettacoli e musica dal vivo:</strong> durante l’estate, potrai assistere a concerti serali in un ambiente suggestivo.</p>



<p><strong>Esperienze gastronomiche:</strong> dai caffè ai ristoranti, troverai deliziose opzioni culinarie per ogni gusto.</p>



<p><strong>Shopping e souvenir:</strong> porta a casa un pezzo di questo paradiso naturale con i prodotti disponibili nei negozi dedicati.</p>



<p>In ogni angolo, i Butchart offrono momenti di meraviglia che ti faranno desiderare di tornare.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Perché visitare i Butchart gardens se ami il giardinaggio</h2>



<p>I Butchart Gardens sono <strong>una fonte inesauribile di ispirazione</strong>. Qui potrai osservare da vicino l’uso creativo delle piante, la progettazione degli spazi verdi e scoprire come combinare diverse specie per ottenere un effetto visivo straordinario.</p>



<p>Questo luogo incarna l’idea che <strong>un giardino possa essere molto più di un semplice spazio esterno: è un’espressione d’arte e una celebrazione della natura</strong>. An prescindere dalle dimensioni del tuo giardino, qui potrai trovare idee e tecniche utili da applicare a casa.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Consigli per la visita</h2>



<p>Per goderti al massimo i Butchart Gardens, tieni a mente alcuni suggerimenti:</p>



<p><strong>Visita al mattino presto o nel tardo pomeriggio:</strong> eviterai le ore di punta e potrai esplorare il giardino con maggiore tranquillità.</p>



<p><strong>Porta una fotocamera:</strong> ogni angolo dei Butchart è una potenziale cartolina.</p>



<p><strong>Indossa scarpe comode:</strong> i sentieri sono estesi e camminerai molto.</p>



<p><strong>Prenota in anticipo:</strong> soprattutto nei periodi di alta stagione, assicurati di avere i biglietti per non perdere l’ingresso.</p>



<p>I Butchart Gardens sono un’esperienza che tocca il cuore e l’anima. Pianifica il tuo viaggio e lasciati ispirare dalla magia di questo paradiso floreale.</p>
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		<title>Come rinvasare le piante grasse: guida pratica e consigli utili</title>
		<link>https://www.seezon.it/decorare-con-i-cactus/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[admin]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 02 Apr 2025 10:25:00 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Giardinaggio]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Le piante grasse, conosciute anche come succulente, sono apprezzate per la loro capacità di adattarsi ad ambienti difficili, la varietà estetica e la bassa manutenzione. Per mantenerle sempreverdi e in salute è importante sapere come rinvasare le piante grasse. Questa operazione, se eseguita correttamente, previene problemi come il marciume radicale, favorisce una crescita sana e [&#8230;]</p>
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<p><strong>Le piante grasse</strong>, conosciute anche come <strong>succulente</strong>, sono apprezzate per la loro <strong>capacità di adattarsi ad ambienti difficili, la varietà estetica e la bassa manutenzione</strong>. Per mantenerle sempreverdi e in salute è importante sapere <strong>come rinvasare le piante grasse</strong>. </p>



<p>Questa operazione, se eseguita correttamente, <strong>previene problemi come il marciume radicale, favorisce una crescita sana e garantisce un miglior drenaggio del terreno</strong>.</p>



<p>In questa guida troverai tutte le indicazioni utili per <strong>scegliere i materiali giusti, evitare errori comuni e prenderti cura delle tue piante dopo il rinvaso</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Quando rinvasare le piante grasse?</h2>



<p><strong>Il momento ideale</strong> per il rinvaso delle piante grasse <strong>è tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera</strong>, quando sono <strong>in uno stato di riposo vegetativo</strong>. In questa fase, <strong>le radici sono meno soggette a stress</strong>, ed è così possibile una ripresa ottimale. <strong>Ci sono situazioni, però, che richiedono un intervento immediato</strong>, indipendentemente dal periodo:</p>



<ul>
<li><strong>Radici esposte</strong>: se emergono dai fori di drenaggio o dalla superficie del terreno.</li>



<li><strong>Terreno esausto</strong>: quando il substrato non assorbe bene l’acqua o appare compatto.</li>



<li><strong>Segni di sofferenza</strong>: foglie gialle, radici danneggiate o crescita stagnante.</li>
</ul>



<p>La frequenza del rinvaso <strong>varia in base alla specie</strong>, ma in generale <strong>è consigliabile procedere ogni 2-3 anni</strong>. Succulente rare o di grandi dimensioni possono richiedere interventi meno frequenti.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Scegliere il vaso giusto</h2>



<p>La scelta del vaso è fondamentale per il successo del rinvaso delle piante grasse. Ecco alcuni consigli pratici:</p>



<figure class="wp-block-table"><table><thead><tr><th><strong>Tipo di vaso</strong></th><th><strong>Vantaggi</strong></th><th><strong>Svantaggi</strong></th></tr></thead><tbody><tr><td><strong>Terracotta</strong></td><td>Traspirazione ottimale; estetica naturale.</td><td>Le radici possono aderire alle pareti; peso maggiore.</td></tr><tr><td><strong>Plastica</strong></td><td>Leggera, economica, facile da spostare.</td><td>Rischio di ristagno idrico se non ben drenata.</td></tr><tr><td><strong>Ceramica smaltata</strong></td><td>Estetica curata e creativa; resistente.</td><td>Può trattenere troppa umidità; più costosa.</td></tr></tbody></table></figure>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Dimensioni</strong></h2>



<p>Il vaso <strong>dovrebbe essere 2-3 cm più grande rispetto a quello precedente</strong>. Per piante con radici che si sviluppano orizzontalmente, meglio optare per vasi bassi e larghi; per radici verticali, sono preferibili vasi alti e stretti. Assicurati sempre che ci siano <strong>fori di drenaggio</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Il terriccio ideale per le piante grasse</strong></h2>



<p>Un terriccio drenante <strong>previene il marciume radicale</strong>. Le piante grasse <strong>prosperano in un substrato leggero</strong>, ricco di materiali inerti che favoriscono il drenaggio. Puoi acquistare un <strong>terriccio specifico per succulente</strong> o preparare una miscela fai-da-te.</p>



<h3 class="wp-block-heading"><strong>Ricetta per terriccio drenante:</strong></h3>



<p><strong>60% materiali inerti</strong>: pomice, sabbia grossolana, perlite o argilla espansa.</p>



<p><strong>40% terriccio organico</strong>: per nutrire la pianta.</p>



<p><strong>Evita di utilizzare sabbia di mare o terreni troppo compatti</strong>. Aggiungere <strong>uno strato di drenaggio</strong> (ghiaia o argilla espansa) <strong>sul fondo del vaso migliora ulteriormente la gestione dell’umidità</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Come rinvasare le piante grasse: guida passo passo</strong></h2>



<h3 class="wp-block-heading">Fase 1: preparazione del vaso</h3>



<p><strong>Pulisci il vaso con acqua e sapone neutro</strong> per eliminare residui di batteri o parassiti.</p>



<p>Aggiungi <strong>uno strato di materiale drenante</strong> (es. ghiaia o perlite).</p>



<h3 class="wp-block-heading">Fase 2: estrazione della pianta</h3>



<p>Rimuovi <strong>delicatamente</strong> la pianta dal vaso precedente. Se necessario allenta il terreno con una spatola.</p>



<p><strong>Proteggi le mani con guanti spessi</strong> per evitare di pungerti, soprattutto se lavori con cactus.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Fase 3: pulizia delle radici</h3>



<p>Elimina il vecchio terriccio <strong>scuotendo delicatamente la pianta</strong>.</p>



<p><strong>Taglia radici secche o danneggiate con forbici sterilizzate.</strong></p>



<h3 class="wp-block-heading">Fase 4: inserimento nel nuovo vaso</h3>



<p>Posiziona la pianta <strong>al centro del vaso e riempi con il nuovo terriccio</strong>. <strong>Non pressare troppo il terreno</strong> per lasciare spazio alle radici.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Fase 5: compattazione e stabilità</h3>



<p><strong>Compatta leggermente il terriccio</strong> attorno alla base della pianta per garantire stabilità.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Fase 6: annaffiatura post-rinvaso</h3>



<p><strong>Aspetta almeno una settimana prima di annaffiare</strong>. Questo permette alle radici di adattarsi al nuovo ambiente.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Cura delle piante grasse dopo il rinvaso</strong></h2>



<p>Dopo il rinvaso <strong>evita di esporre la pianta alla luce diretta per i primi giorni</strong>. Mantienila in un <strong>ambiente luminoso, ma riparato</strong>. </p>



<p><strong>Non concimare immediatamente</strong>: il nuovo terriccio contiene già i nutrienti necessari.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Consigli per un rinvaso senza problemi</h2>



<p><strong>Proteggiti dalle spine:</strong> utilizza pinze da giardinaggio o avvolgi le piante spinose con cartone.</p>



<p><strong>Rinvaso creativo:</strong> sperimenta con vasi di terracotta dipinti o terrari in vetro per combinare estetica e funzionalità.</p>



<p><strong>Soluzioni per interni</strong>: se posizioni le piante in ambienti come il bagno, scegli sottovasi impermeabili per evitare accumuli d’acqua.</p>



<p><strong>Consiglio extra</strong>: se hai piante grasse pendenti o rampicanti, presta attenzione al posizionamento per evitare che subiscano danni durante il rinvaso.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Tabella riassuntiva: errori comuni da evitare</h2>



<figure class="wp-block-table"><table><thead><tr><th><strong>Errore</strong></th><th><strong>Conseguenza</strong></th><th><strong>Soluzione</strong></th></tr></thead><tbody><tr><td>Utilizzo di terriccio non drenante</td><td>Rischio di marciume radicale</td><td>Usa un substrato specifico.</td></tr><tr><td>Vaso senza fori di drenaggio</td><td>Accumulo d’acqua e radici soffocate</td><td>Assicurati che il vaso sia forato.</td></tr><tr><td>Rinvaso in un periodo sbagliato</td><td>Crescita rallentata o danni alle radici</td><td>Rinvasare in inverno o primavera.</td></tr></tbody></table></figure>



<p>Sapere come rinvasare le piante grasse garantisce loro una crescita sana e rigogliosa. Scegli il vaso e il terriccio con attenzione, segui i passaggi descritti e cura le tue piante con pazienza.</p>
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		<title>Giardini botanici di Kirstenbosch: un gioiello della biodiversità sudafricana</title>
		<link>https://www.seezon.it/il-giardino-botanico-nazionale-di-kirstenbosch-assolutamente-da-vedere/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[admin]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 26 Mar 2025 09:31:00 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Giardinaggio]]></category>
		<category><![CDATA[Giardino Botanico Nazionale di Kirstenbosch]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>I giardini botanici di Kirstenbosch rappresentano una delle meraviglie naturali più iconiche del Sudafrica. Situati alle pendici della maestosa Table Mountain questi giardini sono un luogo di straordinaria bellezza, ed anche un simbolo di conservazione e ricerca botanica. Con oltre 36 ettari di flora coltivata e 500 ettari di paesaggi naturali protetti, Kirstenbosch è una [&#8230;]</p>
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										<content:encoded><![CDATA[
<p>I <strong>giardini botanici di Kirstenbosch</strong> rappresentano una delle meraviglie naturali più iconiche del <strong>Sudafrica</strong>. </p>



<p>Situati alle pendici della maestosa <strong>Table Mountain</strong> questi giardini sono un luogo di straordinaria bellezza, ed anche un <strong>simbolo di conservazione e ricerca botanica</strong>. Con oltre <strong>36 ettari di flora coltivata e 500 ettari di paesaggi naturali protetti</strong>, Kirstenbosch è una destinazione imperdibile per gli amanti della natura.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>La storia unica di Kirstenbosch</strong></h2>



<p><strong>Fondati nel 1913</strong> dal botanico inglese <strong>Harold Pearson</strong>, i giardini botanici di Kirstenbosch furono <strong>il primo giardino al mondo a concentrarsi esclusivamente sulla flora indigena di un paese</strong>. </p>



<p>L’obiettivo di Pearson era ambizioso: <strong>creare un rifugio per la biodiversità sudafricana</strong>, proteggendo migliaia di specie dalla minaccia dell&#8217;estinzione. Grazie alla sua visione, oggi questo giardino <strong>ospita più di 8.500 specie di piante sudafricane.</strong></p>


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<figure class="wp-block-image size-full"><img decoding="async" width="1000" height="1000" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-National-Botanical-Garden-of-Kirstenbosch-2-1.jpeg" alt="giardini botanici di Kirstenbosch" class="wp-image-217" srcset="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-National-Botanical-Garden-of-Kirstenbosch-2-1.jpeg 1000w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-National-Botanical-Garden-of-Kirstenbosch-2-1-300x300.jpeg 300w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-National-Botanical-Garden-of-Kirstenbosch-2-1-150x150.jpeg 150w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-National-Botanical-Garden-of-Kirstenbosch-2-1-768x768.jpeg 768w" sizes="(max-width: 1000px) 100vw, 1000px" /></figure>


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<h2 class="wp-block-heading"><strong>Cosa rende speciali i giardini botanici di Kirstenbosch?</strong></h2>



<h3 class="wp-block-heading">1. Una biodiversità straordinaria</h3>



<p>I giardini botanici di Kirstenbosch sono famosi per la loro eccezionale varietà di piante. Tra le attrazioni principali troviamo:</p>



<p><strong>Il giardino del Gondwana</strong>: una sezione che ospita piante risalenti a <strong>oltre 200 milioni di anni fa</strong>, offrendo uno sguardo affascinante sull&#8217;evoluzione della flora.</p>



<p>Il <strong>Fragrance Garden</strong>: un&#8217;area dedicata ai fiori più aromatici, dove puoi goderti <strong>i profumi unici della flora locale</strong>.</p>



<p><strong>Il giardino medicinale</strong>: una raccolta di piante utilizzate nella <strong>medicina tradizionale sudafricana</strong>.</p>



<h3 class="wp-block-heading">2. Un&#8217;architettura naturale perfetta</h3>



<p>Questo giardino è stato <strong>progettato per fondersi armoniosamente con il paesaggio circostante</strong>. Le montagne che lo circondano offrono un microclima ideale, proteggendo la vegetazione dai venti forti e mantenendo una temperatura temperata durante tutto l&#8217;anno.</p>



<h3 class="wp-block-heading">3. Sentieri ed esperienze uniche</h3>



<p>I visitatori possono esplorare i <strong>numerosi sentieri escursionistici</strong> che attraversano Kirstenbosch Gardens, offrendo <strong>viste spettacolari sulla Table Mountain</strong> e sulla città di <strong>Cape Town</strong>. </p>



<p>Il celebre <strong>Tree Canopy Walkway</strong>, noto anche come “<strong><em>Boomslang</em></strong>”, <strong>è una passerella sopraelevata che permette di camminare tra le cime degli alberi</strong>, regalando una prospettiva mozzafiato.</p>


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<figure class="wp-block-image size-full"><img decoding="async" width="1000" height="1000" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-National-Botanical-Garden-of-Kirstenbosch-2.jpeg" alt="Table Mountain" class="wp-image-219" srcset="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-National-Botanical-Garden-of-Kirstenbosch-2.jpeg 1000w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-National-Botanical-Garden-of-Kirstenbosch-2-300x300.jpeg 300w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-National-Botanical-Garden-of-Kirstenbosch-2-150x150.jpeg 150w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-National-Botanical-Garden-of-Kirstenbosch-2-768x768.jpeg 768w" sizes="(max-width: 1000px) 100vw, 1000px" /></figure>


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<h2 class="wp-block-heading"><strong>Le aree tematiche dei giardini</strong></h2>



<p>I giardini botanici di Kirstenbosch sono organizzati in <strong>sezioni tematiche</strong> per aiutare i visitatori a esplorare la biodiversità unica del Sudafrica.</p>


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<figure class="wp-block-table"><table><thead><tr><th><strong>Area tematica</strong></th><th><strong>Descrizione</strong></th></tr></thead><tbody><tr><td><strong>Giardino del Gondwana</strong></td><td>Piante antiche che risalgono all’era dei dinosauri.</td></tr><tr><td><strong>Fragrance Garden</strong></td><td>Una collezione di fiori e piante aromatiche con percorsi sensoriali.</td></tr><tr><td><strong>Giardino medicinale</strong></td><td>Specie utilizzate nella medicina tradizionale per il trattamento di disturbi.</td></tr><tr><td><strong>Giardino delle proteacee</strong></td><td>Dedicato alla famiglia delle proteacee, simbolo della flora sudafricana.</td></tr><tr><td><strong>Percorso braille</strong></td><td>Un percorso accessibile per ipovedenti, con piante tattili e descrizioni vocali.</td></tr></tbody></table></figure>


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<h2 class="wp-block-heading"><strong>Come visitare i giardini botanici di Kirstenbosch</strong></h2>



<h3 class="wp-block-heading"><strong>Orari e biglietti</strong></h3>



<p>I giardini sono <strong>aperti tutto l’anno, con orari che variano leggermente a seconda della stagione</strong>. <a href="https://www.sanbi.org/gardens/kirstenbosch/" target="_blank" rel="noopener">I biglietti d’ingresso possono essere acquistati online o direttamente in loco</a>.</p>



<h3 class="wp-block-heading"><strong>Come arrivare</strong></h3>



<p>Kirstenbosch si trova <strong>a circa 13 km dal centro di Cape Town</strong>. È facilmente raggiungibile <strong>in auto o con i mezzi pubblici</strong>. Per i più avventurosi è possibile percorrere <strong>un sentiero escursionistico dalla Table Mountain fino ai giardini.</strong></p>



<h3 class="wp-block-heading"><strong>Consigli per la visita</strong></h3>



<p>Porta con te <strong>una guida botanica per identificare le specie più interessanti.</strong></p>



<p><strong>Indossa scarpe comode</strong>: i sentieri sono ben mantenuti, ma richiedono una buona camminata.</p>



<p><strong>Non dimenticare una macchina fotografica:</strong> le viste panoramiche e i dettagli delle piante sono perfetti per essere immortalati.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Kirstenbosch e la conservazione ambientale</strong></h2>



<p>Kirstenbosch Gardens svolge <strong>un ruolo fondamentale nella conservazione della flora sudafricana</strong>. Il giardino collabora con istituzioni internazionali per preservare specie rare e minacciate, molte delle quali sono endemiche del Sudafrica. Grazie al loro lavoro, <strong>sono state salvate piante che rischiavano di scomparire per sempre</strong>.</p>



<p>Un esempio è <strong>l’utilizzo delle serre di Kirstenbosch per coltivare e studiare specie adatte a tecniche di </strong><em><strong>xeroirrigazione</strong> </em>(un approccio innovativo che minimizza l’uso di acqua nelle colture, particolarmente utile nei climi aridi).</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Perché visitare Kirstenbosch?</strong></h2>



<p>I giardini botanici di Kirstenbosch sono un luogo di straordinaria bellezza, e un’esperienza educativa e culturale. Qui potrai:</p>



<p>Immergerti in una delle collezioni botaniche più grandi e variegate al mondo.</p>



<p>Scoprire come la biodiversità sudafricana viene protetta e valorizzata.</p>



<p>Godere di un contatto diretto con la natura, tra profumi, colori e paesaggi mozzafiato.</p>



<p>Visitare i giardini botanici di Kirstenbosch è un viaggio nella biodiversità del Sudafrica e nella bellezza senza tempo della natura.</p>
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		<title>Kew Royal Botanic Gardens: un tesoro naturale da esplorare</title>
		<link>https://www.seezon.it/kew-royal-botanic-gardens-il-luogo-piu-ricco-di-biodiversita-al-mondo/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[admin]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 25 Mar 2025 09:47:56 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Giardinaggio]]></category>
		<category><![CDATA[giardino botanico]]></category>
		<category><![CDATA[Kew Royal Botanic Gardens]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>I Kew Royal Botanic Gardens sono tra i giardini più spettacolari e ricchi di biodiversità al mondo. Situati a soli trenta minuti dal centro di Londra, questi giardini offrono un’esperienza unica per gli appassionati di natura, giardinaggio e storia. Con la loro combinazione di bellezza paesaggistica, patrimonio storico e scienza botanica, i giardini reali sono [&#8230;]</p>
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										<content:encoded><![CDATA[
<p>I <strong>Kew Royal Botanic Gardens</strong> sono tra i <strong>giardini più spettacolari e ricchi di biodiversità al mondo</strong>. Situati <strong>a soli trenta minuti dal centro di Londra</strong>, questi giardini offrono un’esperienza unica per gli appassionati di natura, giardinaggio e storia. </p>



<p>Con la loro combinazione di <strong>bellezza paesaggistica, patrimonio storico e scienza botanica</strong>, i giardini reali sono una tappa obbligata per gli amanti della natura.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><a></a><strong>Perché visitare i Kew Royal Botanic Gardens</strong></h2>



<h3 class="wp-block-heading"><a></a><strong>Un patrimonio mondiale dell’UNESCO</strong></h3>



<p>I <strong>giardini reali</strong> sono riconosciuti come <strong>patrimonio mondiale dell&#8217;UNESCO</strong> per la loro straordinaria importanza culturale e scientifica. Questo giardino botanico <strong>ospita oltre 140.000 specie di piante, molte delle quali rare o in via di estinzione</strong>.</p>



<p>Tra le attrazioni principali, la <strong>casa delle ninfee</strong> e la <strong>casa delle palme</strong> ti portano in un viaggio straordinario attraverso <strong>ecosistemi di tutto il mondo</strong>, mentre il <strong>Princess of Wales Conservatory</strong> consente di esplorare ambienti climatici diversi, <strong>dal deserto alla foresta pluviale</strong>.</p>



<h3 class="wp-block-heading"><a></a><strong>Storia e influenza reale</strong></h3>



<p><strong>I Kew Royal Botanic Gardens hanno una lunga storia strettamente legata alla famiglia reale britannica</strong>. </p>



<p>Fondati nel <strong>XVI secolo</strong>, sono stati influenzati da sovrani come la <strong>principessa Augusta</strong>, che contribuì a trasformare l’area in uno dei luoghi di ricerca botanica più importanti al mondo.</p>



<p>Tra i punti di interesse storico troviamo la <strong>Grande Pagoda</strong>, costruita per la principessa, e il <strong>Kew Palace</strong>, un elegante edificio in mattoni rossi dove la famiglia reale si ritirava per brevi soggiorni. </p>



<p>Questo connubio tra storia e natura fa dei giardini un vero museo all’aperto.</p>


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<figure class="wp-block-image size-full"><img loading="lazy" decoding="async" width="1000" height="1000" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Kew-Royal-Botanic-Gardens-2.jpeg" alt="Kew Royal Botanic Garden" class="wp-image-235" srcset="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Kew-Royal-Botanic-Gardens-2.jpeg 1000w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Kew-Royal-Botanic-Gardens-2-300x300.jpeg 300w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Kew-Royal-Botanic-Gardens-2-150x150.jpeg 150w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Kew-Royal-Botanic-Gardens-2-768x768.jpeg 768w" sizes="(max-width: 1000px) 100vw, 1000px" /></figure>


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<h2 class="wp-block-heading"><strong>Le attrazioni imperdibili dei Kew Gardens</strong></h2>



<h3 class="wp-block-heading"><a></a><strong>Passeggiare tra alberi secolari</strong></h3>



<p>Gli <strong>alberi monumentali</strong> che costeggiano i sentieri regalano ombra e frescura, ma soprattutto <strong>raccontano storie di secoli di biodiversità protetta</strong>. </p>



<p>Il <strong>Treetop Walkway</strong>, una passerella sospesa a 18 metri di altezza, offre <strong>una vista spettacolare sulla chioma degli alberi</strong> e permette di immergersi in una prospettiva completamente nuova.</p>



<h3 class="wp-block-heading"><a></a><strong>Esplorare serre uniche</strong></h3>



<p>Le serre dei Kew Gardens sono tra le più celebri al mondo:</p>



<ul>
<li><strong>Casa delle palme</strong>: una struttura in vetro progettata per ospitare piante tropicali.</li>



<li><strong>Princess of Wales Conservatory</strong>: una serra che simula diversi climi, dalle dune sabbiose ai boschi umidi.</li>



<li><strong>Davies Alpine House</strong>: dedicata alle piante alpine, una collezione sorprendente che celebra la bellezza delle zone montane.</li>
</ul>



<h3 class="wp-block-heading"><a></a><strong>Conservazione e ricerca scientifica</strong></h3>



<p>I Kew Royal Botanic Gardens non sono solo un luogo di svago, ma anche un centro di eccellenza scientifica. </p>



<p>Il lavoro svolto dai ricercatori si concentra sulla <strong>protezione della biodiversità e sulla preservazione delle specie in pericolo</strong>. Una visita a questi giardini permette di osservare <strong>piante che non esistono più allo stato selvatico</strong>, un&#8217;occasione unica per riflettere sull&#8217;importanza della conservazione ambientale.</p>


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<figure class="wp-block-image size-full"><img loading="lazy" decoding="async" width="1000" height="1000" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Kew-Royal-Botanic-Gardens-3.jpeg" alt="Giardino Botanico Kew Royal, Londra" class="wp-image-237" srcset="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Kew-Royal-Botanic-Gardens-3.jpeg 1000w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Kew-Royal-Botanic-Gardens-3-300x300.jpeg 300w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Kew-Royal-Botanic-Gardens-3-150x150.jpeg 150w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-Kew-Royal-Botanic-Gardens-3-768x768.jpeg 768w" sizes="(max-width: 1000px) 100vw, 1000px" /></figure>


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<h2 class="wp-block-heading"><strong><strong>Biodiversità nei Royal Botanic Gardens: una panoramica</strong></strong></h2>


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<figure class="wp-block-table"><table><thead><tr><th><strong>Area</strong></th><th><strong>Specie principali</strong></th><th><strong>Caratteristiche</strong></th></tr></thead><tbody><tr><td>Casa delle palme</td><td>Piante tropicali</td><td>Specie provenienti da foreste pluviali di tutto il mondo.</td></tr><tr><td>Princess of Wales Conservatory</td><td>Succulente, felci e orchidee</td><td>Simulazione di climi dal deserto alla foresta pluviale.</td></tr><tr><td>Davies Alpine House</td><td>Fiori alpini</td><td>Piante adattate a climi freddi e altitudini elevate.</td></tr><tr><td>Arboreto</td><td>Alberi secolari</td><td>Più di 14.000 alberi, alcuni vecchi di centinaia di anni.</td></tr></tbody></table></figure>


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<h2 class="wp-block-heading"><strong>Il ruolo dei giardini reali nella lotta alla crisi climatica</strong></h2>



<p>In un’epoca in cui il <strong>cambiamento climatico e la perdita di biodiversità</strong> sono problemi sempre più pressanti, i Kew Gardens giocano un ruolo cruciale nella ricerca e nella conservazione. </p>



<p>In virtù della loro vocazione alla protezione di specie in pericolo, rappresentano un punto di riferimento per gli studiosi di tutto il mondo.</p>



<p>Il lavoro degli scienziati a Kew Gardens si rivolge anche alla sostenibilità: alcune piante ospitate nelle serre di Kew sono fondamentali per la produzione di <em>fibra tessile naturale</em>, valida alternativa sostenibile all&#8217;attuale modello di produzione industriale.</p>



<p>La banca dei semi di Kew, inoltre, conserva esemplari di piante che potrebbero essere vitali per la sicurezza alimentare globale.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><a></a><strong>Come pianificare la visita ai Royal Botanic Gardens</strong></h2>



<h3 class="wp-block-heading"><a></a><strong>Orari e biglietti</strong></h3>



<p>I Royal Botanic Gardens sono aperti tutto l&#8217;anno, con <strong>orari che variano a seconda delle stagioni</strong>. Si consiglia di <strong><a href="https://www.kew.org/" target="_blank" rel="noopener">acquistare i biglietti online per evitare code</a></strong> e di dedicare almeno una giornata intera alla visita.</p>



<h3 class="wp-block-heading"><a></a><strong>Come arrivare</strong></h3>



<p>Raggiungere Kew è semplice grazie ai <strong>trasporti pubblici di Londra</strong>. La stazione ferroviaria di Kew Gardens è a pochi passi dall’ingresso principale. </p>



<p>Per chi preferisce un viaggio più panoramico, è possibile arrivare anche in bicicletta o tramite una crociera sul Tamigi.</p>



<h3 class="wp-block-heading"><a></a><strong>Consigli utili</strong></h3>



<p>Porta con te una <strong>guida botanica</strong> per identificare le piante più interessanti lungo il percorso. Non dimenticare di visitare il <strong>negozio di souvenir, dove troverai semi e prodotti per il giardinaggio ispirati ai giardini</strong>.</p>



<p>I Kew Royal Botanic Gardens rappresentano un perfetto connubio tra natura, storia e scienza. <strong>Non solo un’oasi di bellezza, ma anche un simbolo di impegno per la salvaguardia del pianeta</strong>.</p>
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		<title>Scopri le piante da ombra perfette per il tuo giardino o terrazzo</title>
		<link>https://www.seezon.it/piante-da-ombra-giardino-terrazzo-balcone/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[admin]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 30 Apr 2024 14:23:32 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Giardinaggio]]></category>
		<category><![CDATA[giardinaggio]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Non tutti i giardini o i terrazzi godono di piena esposizione solare (molti infatti sono esposti a nord) ma questo non significa che debbano rinunciare a bellezza e colori vivaci. Il segreto sta nel sapere scegliere le piante da ombra giuste, quelle specie da fiore o foglia ornamentale che esprimono il meglio di sé proprio [&#8230;]</p>
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<p>Non tutti i giardini o i terrazzi godono di piena esposizione solare (molti infatti sono esposti a nord) ma questo non significa che debbano rinunciare a bellezza e colori vivaci. Il segreto sta nel sapere <strong>scegliere le piante da ombra giuste</strong>, quelle specie da fiore o foglia ornamentale che esprimono il meglio di sé proprio in condizioni di scarsa luce.</p>


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<h2 class="wp-block-heading">Importanza della selezione adeguata</h2>


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<p>Per chi ha un giardino o un terrazzo meno esposto al sole, è fondamentale optare per <strong>piante che possano prosperare in tali condizioni</strong>. </p>



<p>Spesso queste aree sono più fresche, anche durante la primavera avanzata, e <strong>richiedono una messa a dimora posticipata</strong> per evitare che le piante soffrano le escursioni termiche tra giorno e notte. </p>



<p>Questo approccio consente di garantire una fioritura anche se più tardiva, ma sicuramente rigogliosa.</p>



<figure class="wp-block-image size-large is-resized"><img decoding="async" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Large-FuchsiaPurple_001-768x1024.jpg" alt="pianta da ombra fuchsia hybrida" class="wp-image-169" style="aspect-ratio:0.75;width:941px;height:auto"/></figure>



<h2 class="wp-block-heading"><br>Le migliori piante da ombra</h2>



<p>Tra le specie che preferiscono stare al riparo dai raggi diretti del sole, <strong>le <em>Impatiens </em>sono al top della lista</strong>. </p>



<p>Questo genere comprende <strong>circa settecento varietà</strong>, prevalentemente derivate dalla <em><strong>Impatiens Walleriana</strong></em>, e offre una scelta quasi infinita di ibridi. </p>



<p>Le <em>Impatients </em>sono apprezzate per le loro <strong>foglie dal colore verde intenso, a volte con sfumature bronzee</strong>, e per i loro <strong>fiori vivaci e variegati </strong>in toni di rosa, fuxia, arancione e violetto.</p>



<p>Un&#8217;altra eccellente scelta per chi cerca piante per zone d&#8217;ombra è l&#8217;<em><strong>Ipomea batata</strong></em>, nota anche come <strong>patata americana</strong>. Questa erbacea si distingue per le sue <strong>foglie colorate in toni di rosso, giallo e verde</strong>, sia chiaro che scuro, e per il suo portamento ricadente, perfetto per abbellire balconi e giardini.</p>



<p>La <strong>Purple Moon</strong> <strong>(<em>Torenia fournieri</em>)</strong> è ideale per <strong>vasi o contenitori appesi</strong>, grazie alla natura ricadente dei suoi fusti che producono <strong>una cascata di fiori bianchi, rosa, giallo o porpora</strong>. </p>



<p>Queste piante mantengono la loro bellezza rigogliosa da giugno a ottobre, rappresentando un&#8217;aggiunta spettacolare per qualsiasi spazio all&#8217;aperto.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Cura e manutenzione</h2>



<p>Anche se preferiscono l&#8217;ombra, <strong>queste piante richiedono attenzioni particolari</strong>, soprattutto in termini di annaffiatura.</p>



<p>Ad esempio, la <em>Fuchsia hybrida</em> è nota per i suoi fiori penduli e le bacche che possono variare dal rosso al nero. <strong>Essendo una pianta decidua perde le foglie in inverno</strong>, ma queste si rinnovano all&#8217;inizio della stagione calda. </p>



<p>È essenziale <strong>non trascurare l&#8217;annaffiatura regolare</strong>, poiché un terreno troppo secco può danneggiare seriamente la pianta.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Domande frequenti sulle piante da ombra</h2>



<p>Per coloro che sono nuovi alla cura delle piante da ombra, ecco alcune domande e risposte utili per iniziare:</p>



<p><strong>1. Quali sono le migliori piante da ombra per i climi freddi?</strong></p>



<p>   &#8211; <em>Impatiens </em>e <em>Fuchsia </em>sono ottime scelte, poiché tollerano temperature più basse se ben protette.</p>



<p><strong>2. Come proteggere le piante da ombra dai parassiti?</strong></p>



<p>   &#8211; Utilizzare prodotti naturali e mantenere le piante ben curate per prevenire l&#8217;attacco di insetti e parassiti.</p>



<p><strong>3. Quali nutrienti sono cruciali per le piante da ombra?</strong></p>



<p>   &#8211; Assicurarsi che il terreno sia ben arricchito per compensare le potenziali carenze nutrizionali, specialmente in ombre più dense.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Balconi, giardini e terrazzi in ombra ma con stile!</strong></h2>



<p>Le piante da ombra non solo arricchiscono esteticamente il tuo spazio esterno, ma <strong>contribuiscono anche alla biodiversità e al benessere del tuo giardino</strong>. Scegliere le specie giuste e fornire la cura necessaria significa godere di un angolo verde rigoglioso e pieno di vita, anche senza l&#8217;esposizione diretta al sole. </p>



<p>Per chiunque desideri creare un rifugio naturale nel proprio giardino, le piante da ombra offrono infinite possibilità per trasformare qualsiasi spazio in un&#8217;oasi di tranquillità e bellezza.</p>
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		<title>Il fascino ineguagliabile dei Giardini Majorelle: l&#8217;eredità di Jacques Majorelle</title>
		<link>https://www.seezon.it/il-giardino-majorelle-e-i-suoi-colori-mozzafiato/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[admin]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 30 Apr 2024 09:35:53 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Giardinaggio]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Il Giardino Majorelle a Marrakech non è solo uno dei giardini più belli del mondo, con quasi 600.000 visitatori all&#8217;anno, ma rappresenta anche un legato artistico e botanico straordinario creato dal pittore Jacques Majorelle nel 1931. Questo spazio era originariamente la bottega di Majorelle e, sotto la minaccia di essere trasformato in un progetto alberghiero, [&#8230;]</p>
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										<content:encoded><![CDATA[
<p>Il <strong>Giardino Majorelle a Marrakech </strong>non è solo uno dei giardini più belli del mondo, con <strong>quasi 600.000 visitatori all&#8217;anno</strong>, ma rappresenta anche un legato artistico e botanico straordinario <strong>creato dal pittore Jacques Majorelle nel 1931</strong>. </p>



<p>Questo spazio era originariamente la bottega di Majorelle e, sotto la minaccia di essere trasformato in un progetto alberghiero, <strong>Yves Saint Laurent e Pierre Bergé intervennero nel 1980, acquistandolo e trasformandolo in un luogo di ispirazione e creatività</strong>.</p>


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<h2 class="wp-block-heading"><strong>Un&#8217;oasi di colori e diversità botanica</strong></h2>


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<p><strong>Il giardino Majorelle è un incontro di colori vivaci e piante esotiche provenienti da tutto il mondo.</strong> </p>



<p>Jacques Majorelle, non solo pittore ma anche appassionato botanico, ha concepito questo giardino con l&#8217;intento di utilizzarlo come base per il suo studio artistico. Il giardino è arricchito da <strong>fontane, vasi di ceramica, murales e percorsi d&#8217;acqua</strong>, tutti pensati per stimolare la creatività.</p>



<p><strong>I colori vivaci dominano il paesaggio</strong>, inclusi i celebri vasi, pareti e pergolati dipinti nel <strong>distintivo blu Majorelle</strong>, un intenso blu oltremare che è diventato un simbolo del giardino stesso.</p>



<p>Grazie alla dedizione di Jacques Majorelle per la botanica <strong>il giardino ospita oltre 300 varietà di piante</strong>, tra cui <strong>cactus, bambù, palme, gelsomini e agavi</strong>, molti dei quali furono portati da Majorelle durante i suoi viaggi internazionali, contribuendo alla sua unicità e varietà botanica.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>L&#8217;ispirazione di Yves Saint Laurent</strong></h2>



<p><strong>Il legame tra il giardino Majorelle e Yves Saint Laurent</strong> iniziò quando lo stilista scoprì questo magico jardin durante uno dei suoi viaggi in Marocco.</p>



<p>Colpito dalla sua bellezza, <strong>lo acquistò nel 1980 e successivamente lo aprì al pubblico</strong> per condividere la sua fonte di ispirazione. </p>



<p><em>&#8220;Per molti anni ho trovato nel giardino di Majorelle una fonte inesauribile di ispirazione e ho spesso sognato i suoi colori unici,&#8221;</em> disse Saint Laurent. Il museo Yves Saint Laurent, situato vicino al giardino, celebra questa connessione, esponendo opere che evocano i colori e lo spirito del giardino.</p>



<figure class="wp-block-image size-full"><img loading="lazy" decoding="async" width="1000" height="1000" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-Majorelle-Garden-2.jpeg" alt="giardini majorelle" class="wp-image-229" srcset="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-Majorelle-Garden-2.jpeg 1000w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-Majorelle-Garden-2-300x300.jpeg 300w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-Majorelle-Garden-2-150x150.jpeg 150w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-Majorelle-Garden-2-768x768.jpeg 768w" sizes="(max-width: 1000px) 100vw, 1000px" /></figure>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Il Giardino Majorelle oggi: un centro culturale</strong></h2>



<p>Oggi l&#8217;ex studio di Jacques Majorelle è trasformato in <strong>un museo berbero</strong>, che offre una prospettiva sulla cultura dei berberi marocchini attraverso tradizionali vestiti e accessori. </p>



<p>Questo museo è un&#8217;ulteriore testimonianza del profondo impatto culturale del giardino Majorelle, che continua a educare e ispirare i visitatori riguardo la ricca storia e diversità di Marrakech.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Perché visitare i Giardini Majorelle?</h2>



<p>Visitare i Giardini Majorelle offre molto più di una semplice esperienza estetica; è un viaggio attraverso l&#8217;arte, la storia e la botanica, arricchito dalla passione di Majorelle e dall&#8217;eredità di Yves Saint Laurent.</p>



<p>Se stai progettando un viaggio in Marocco ed hai scelto Marrakech come meta non puoi fare a meno di visitarli!</p>



<figure class="wp-block-image size-full"><img loading="lazy" decoding="async" width="1000" height="1000" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-Majorelle-Garden-3.jpeg" alt="blu majorelle" class="wp-image-227" srcset="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-Majorelle-Garden-3.jpeg 1000w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-Majorelle-Garden-3-300x300.jpeg 300w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-Majorelle-Garden-3-150x150.jpeg 150w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Medium-The-Majorelle-Garden-3-768x768.jpeg 768w" sizes="(max-width: 1000px) 100vw, 1000px" /></figure>
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		<title>Trattamenti invernali per le piante da frutto</title>
		<link>https://www.seezon.it/trattamenti-invernali-per-le-piante-da-frutto/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[admin]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 24 Jan 2023 10:18:01 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Giardinaggio]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://www.seezon.it/?p=996</guid>

					<description><![CDATA[<p>L’inverno è la stagione in cui il frutteto ferma la sua attività vegetativa:&#160;i principali alberi da frutto entrano in fase di dormienza e cadono le foglie. Questo vale per drupacee, pomacee e anche per varie altre specie (melograno, kaki, fico,…). Fanno eccezione gli agrumi, che nelle coltivazioni dell’Italia meridionale arrivano al raccolto proprio in questo [&#8230;]</p>
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]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[
<p>L’inverno è la stagione in cui il frutteto ferma la sua attività vegetativa:<strong>&nbsp;i principali alberi da frutto entrano in fase di dormienza e cadono le foglie</strong>. Questo vale per drupacee, pomacee e anche per varie altre specie (melograno, kaki, fico,…). Fanno eccezione gli agrumi, che nelle coltivazioni dell’Italia meridionale arrivano al raccolto proprio in questo periodo.</p>



<p>Approfittando del riposo invernale<strong>&nbsp;si effettuano i principali&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/frutti/potatura/potare.html" target="_blank" rel="noopener">lavori di potatura</a></strong>&nbsp;e si mettono a dimora i nuovi impianti, le basse temperature arrestano l’attività degli agenti patogeni, per cui le piante sembra trovino tregua dalle malattie.</p>



<p>Non dobbiamo farci ingannare da questo:&nbsp;<strong>la stagione autunno-vernina è un momento chiave per la prevenzione dei problemi del frutteto</strong>&nbsp;ed è spesso necessario intervenire ora per evitare patologie che potrebbero manifestarsi in primavera. Infatti le spore e i vari microrganismi che causano problematiche fitosanitarie sono già presenti nei mesi freddi, in cui svernano sulle nostre piante.</p>



<p>Scopriamo quindi<strong>&nbsp;quali sono i trattamenti adatti al frutteto biologico da eseguire</strong>&nbsp;nella stagione invernale, in modo da imparare a prenderci cura delle nostre piante nel migliore dei modi.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Decidere quali piante trattare</h2>



<p>Nella coltivazione biologica del frutteto è fondamentale<strong>&nbsp;saper osservare le piante e valutare il loro stato di salute</strong>. Dobbiamo arrivare all’inverno consapevoli di quali alberi hanno avuto problemi, in modo da poter decidere quali trattamenti sono richiesti.</p>



<p>Nel decidere quanto trattare è d’aiuto anche la&nbsp;<strong>consultazione dei bollettini fitosanitari</strong>&nbsp;frutticoli: si tratta di comunicazioni regionali che segnalano le problematiche diffuse sul territorio e spesso contengono suggerimenti concreti sui trattamenti da effettuare.</p>



<p>Tra le classiche piante del frutteto&nbsp;<strong>un’attenzione particolare è richiesta dalle drupacee</strong>, più cagionevoli e spesso colpite da malattie fungine e batteriosi.<br>Se abbiamo individuato patologie quali la&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/malattie/bolla-pesco.html" target="_blank" rel="noopener">bolla del pesco</a>, il&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/malattie/corineo.html" target="_blank" rel="noopener">corineo delle drupacee</a>, il cancro batterico del susino, è importante intervenire. In molti casi è utile il trattamento anche in assenza di malattia, a scopo preventivo, da valutare in base alle condizioni di pianta e clima.</p>



<p><a href="https://www.ortodacoltivare.it/frutti/vite.html" target="_blank" rel="noopener">La vite</a>&nbsp;è un’altra coltura particolarmente sensibile, in particolare a peronospora, oidio, mal dell’esca. Facciamo attenzione anche all’<strong>olivo</strong>, soggetto a varie malattie, quali&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/malattie/rogna-ulivo.html" target="_blank" rel="noopener">rogna dell’olivo</a>&nbsp;e<a href="https://www.ortodacoltivare.it/malattie/occhio-pavone.html" target="_blank" rel="noopener">&nbsp;occhio di pavone</a>.</p>



<p><strong>Le pomacee,</strong>&nbsp;quali melo, pero e cotogno sono un poco più resistenti ma hanno anch’esse una serie di patogeni, quali ticchiolatura, antracnosi, oidio.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Quali trattamenti anticrittogamici biologici utilizzare</h2>



<p>I principali&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/difesa/anticrittogamici.html" target="_blank" rel="noopener">anticrittogamici</a>&nbsp;impiegati in agricoltura biologica sono a base di&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/insetticidi/zolfo.html" target="_blank" rel="noopener">zolfo</a>&nbsp;e, soprattutto, di&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/insetticidi/rame.html" target="_blank" rel="noopener">rame</a>. Anche se sono decisamente più sani rispetto ai fungicidi sistemici da sintesi chimica, non sono prodotti esenti da ricadute ambientali.</p>



<p><strong>Il rame è un metallo pesante che si accumula nel terreno</strong>, non dobbiamo pensare che essendo bio si possa impiegare senza criterio. La stessa normativa dell’agricoltura biologica prevede dal 2021 dei limiti più stretti all’impiego dei fungicidi rameici, come da regolamenti europei 848/2018 e 1584/2018. I<strong>&nbsp;formulati a base di rame in commercio sono moltissimi</strong>, occorre fare attenzione all’eventuale fitotossicità che possono avere e leggere in etichetta precauzioni e dosaggi.</p>



<p><strong>Un buon trattamento invernale può essere a base di Solfato tribasico</strong>, la cui persistenza permette una buona efficacia sia a scopo preventivo che di contrasto. Garantisce<strong>&nbsp;un ampio spettro di difesa</strong>&nbsp;nei confronti di vari patogeni (peronospora, ticchiolatura, rogna, occhio di pavone, corineo, bolla del pesco,…).</p>



<p></p>



<p>Altri trattamenti utilizzabili nel frutteto invernale sono&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/insetticidi/poltiglia-bordolese.html" target="_blank" rel="noopener">la poltiglia bordolese</a>, sempre a base di rame, lo<strong>&nbsp;zolfo bagnabile</strong>, che viene impiegato in particolare per contrastare l’oidio, e il&nbsp;<strong>polisolfuro di calcio</strong>, utile contro bolla, monilia, ticchiolatura e oidio.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Quando trattare</h2>



<p><strong>Un primo trattamento autunnale viene generalmente realizzato dopo la caduta delle foglie</strong>, indicativamente nel mese di novembre,&nbsp;<strong>un altro</strong>&nbsp;potrà essere valutato a&nbsp;<strong>febbraio, prima che riprenda la stagione vegetativa</strong>.</p>



<p>Meno spesso si tratta nei periodi più freddi di dicembre e gennaio.</p>



<p>Prima di trattare valutiamo le previsioni del tempo consultando il meteo, per&nbsp;<strong>evitare che vi siano piogge nei due giorni successivi</strong>&nbsp;alla distribuzione del fitofarmaco, ne limiterebbero l’efficacia.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Come effettuare il trattamento</h2>



<p>I trattamenti biologici sulle piante da frutto si effettuano con<strong>&nbsp;prodotti di copertura</strong>, ossia che agiscono aderendo alla pianta, a differenza dei fungicidi sistemici non penetrano in modo pervasivo i tessuti vegetali. Questo significa che il trattamento è efficace solo se viene&nbsp;<strong>distribuito in modo uniforme sulla chioma</strong>, utilizzando un prodotto idrosolubile distribuito con una&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/attrezzi/irroratrice-batteria.html" target="_blank" rel="noopener">pompa irroratrice</a>.</p>



<p>Il rispetto dei dosaggi è effettivo solo se la diluizione in acqua è corretta, concentrazioni non uniformi possono dar luogo a fitotossicità che danneggiano parti di pianta e al tempo stesso lasciare scoperti altri rami.</p>



<p>Ricordiamoci di indossare&nbsp;<strong>adeguate protezioni</strong>&nbsp;per lavorare in sicurezza.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Altri accorgimenti preventivi</h2>



<p>Oltre alla distribuzione dei fungicidi in inverno è fondamentale mettere in atto altre precauzioni volte a&nbsp;<strong>eliminare i patogeni svernanti</strong>.</p>



<p>Prima di tutto bisogna<strong>&nbsp;raccogliere le foglie</strong>&nbsp;che cadono sotto la chioma&nbsp;<strong>e i resti di potatura</strong>, visto che questi residui possono ospitare i microrganismi dannosi. Questo materiale può essere compostato, ma in presenza di malattie fungine vanno smaltiti per maggior sicurezza.</p>



<p>Risulta utile anche&nbsp;<strong>spazzolare i tronchi</strong>, per pulire la corteccia da muschi e licheni, che spesso offrono rifugio a spore e parassiti.</p>



<p>Nella protezione di rami e tronchi&nbsp;<strong>si può impiegare anche il latte di calce</strong>, detto anche grassello, che si ottiene a partire da calce spenta e acqua e viene spennellato sulla corteccia sempre a titolo di prevenzione.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Come eseguire meno trattamenti</h2>



<p>Come abbiamo visto&nbsp;<strong>l’impiego di rame sarebbe idealmente da ridurre</strong>, perché questo sia possibile è importante avere accorgimenti specifici nella prevenzione delle malattie del frutteto. Le accortezze spiegate qui di seguito non sono legate alla stagione invernale, ma vanno tenute presente in ogni momento, al fine di ridurre la necessità di trattare.</p>



<p>Prima di tutto è fondamentale<strong>&nbsp;una corretta gestione del terreno e della pianta</strong>, con opportune potature. Questo evita il verificarsi condizioni che favoriscono il diffondersi delle malattie, permettendo uno sgrondo dell’acqua in eccesso e una circolazione d’aria e luce nella chioma.</p>



<p>Ci sono poi&nbsp;<strong>trattamenti corroboranti</strong>&nbsp;che favoriscono le difese immunitarie della pianta, quali&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/insetticidi/propoli.html" target="_blank" rel="noopener">propoli</a>&nbsp;e&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/insetticidi/decotto-equiseto.html" target="_blank" rel="noopener">macerato di equiseto</a>, da somministrare periodicamente.</p>



<p>Un prodotto molto utile per limitare l’insorgere di malattie è&nbsp;<strong>la zeolite cubana</strong>, una polvere di roccia micronizzata da distribuire sulle foglie durante la stagione vegetativa. Assorbe umidità e quindi disidrata le spore delle patologie fungine.</p>



<p><a href="https://www.ortodacoltivare.it/insetticidi/zeolite-cubana.html" target="_blank" rel="noopener">APPROFONDISCI: ZEOLITE CUBANA</a></p>



<h2 class="wp-block-heading">Trattamenti anti cocciniglia</h2>



<p>Nel frutteto autunnale oltre agli accorgimenti contro le malattie è bene preoccuparsi anche di&nbsp;<strong>eliminare la presenza di cocciniglie</strong>, minuscoli parassiti dannosi. Ne esistono varie specie, come la&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/insetti/cocciniglia-mezzograno.html" target="_blank" rel="noopener">mezzo grano di pepe</a>&nbsp;o la&nbsp;<a href="https://www.ortodacoltivare.it/insetti/cocciniglia-cotonosa.html" target="_blank" rel="noopener">cocciniglia cotonosa degli agrumi</a>.</p>



<p><strong>L’olio bianco vegetale di soia</strong>&nbsp;è un rimedio utile a questo proposito e in genere si esegue un trattamento autunnale (settembre, ottobre) e uno a inizio primavera (marzo).</p>
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		<item>
		<title>Trattamento invernale piante da frutto</title>
		<link>https://www.seezon.it/trattamento-invernale-piante-da-frutto/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Seezon]]></dc:creator>
		<pubDate>Fri, 20 Jan 2023 14:28:07 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Giardinaggio]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>L’inverno è la stagione in cui il frutteto ferma la sua attività vegetativa: i principali alberi da frutto entrano in fase di dormienza e perdono le foglie. Questo vale per drupacee, pomacee e anche per varie altre specie (melograno, kaki, fico,…). Fanno eccezione gli agrumi, che nelle coltivazioni dell’Italia meridionale arrivano al raccolto proprio in [&#8230;]</p>
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]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[
<p>L’inverno è la stagione in cui il frutteto ferma la sua attività vegetativa: i principali alberi da frutto entrano in fase di dormienza e perdono le foglie. Questo vale per drupacee, pomacee e anche per varie altre specie (melograno, kaki, fico,…). Fanno eccezione gli agrumi, che nelle coltivazioni dell’Italia meridionale arrivano al raccolto proprio in questo periodo.</p>



<p>Approfittando del riposo invernale si effettuano i principali lavori di potatura e si mettono a dimora i nuovi impianti, le basse temperature arrestano l’attività degli agenti patogeni, per cui si ha una tregua dalle malattie.</p>



<p>Non dobbiamo farci ingannare da questo: la stagione autunno-inverno è un momento chiave per la prevenzione dei problemi del frutteto ed è spesso necessario intervenire ora per evitare patologie che potrebbero manifestarsi in primavera. Infatti le spore e i vari microrganismi che causano problematiche fitosanitarie sono già presenti nei mesi freddi, in cui svernano sulle nostre piante.</p>



<p>Scopriamo quindi quali sono i trattamenti adatti al frutteto biologico da eseguire nella stagione invernale, in modo da imparare a prenderci cura delle nostre piante nel migliore dei modi.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Decidere quali piante trattare</strong></h2>



<p>Nella coltivazione biologica del frutteto è fondamentale saper osservare le piante e valutare il loro stato di salute. Dobbiamo arrivare all’inverno consapevoli di quali alberi hanno avuto problemi, in modo da poter decidere quali trattamenti sono richiesti.</p>



<p>Nel decidere quanto trattare è d’aiuto anche la consultazione dei bollettini fitosanitari frutticoli: si tratta di comunicazioni regionali che segnalano le problematiche diffuse sul territorio e spesso contengono suggerimenti concreti sui trattamenti da effettuare.</p>



<p>Tra le classiche piante del frutteto un’attenzione particolare è richiesta dalle drupacee, più cagionevoli e spesso colpite da malattie fungine e batteriosi.</p>



<p>Se abbiamo individuato patologie quali la bolla del pesco, il corineo delle drupacee, il cancro batterico del susino, è importante intervenire. In molti casi è utile il trattamento anche in assenza di malattia, a scopo preventivo, da valutare in base alle condizioni di pianta e clima.</p>



<p>La vite è un’altra coltura particolarmente sensibile, in particolare a peronospora, oidio, mal dell’esca. Facciamo attenzione anche all’olivo, soggetto a varie malattie, quali rogna dell’olivo e occhio di pavone.</p>



<p>Le pomacee, quali melo, pero e cotogno sono un poco più resistenti ma hanno anch’esse una serie di patogeni, quali ticchiolatura, antracnosi, oidio.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Quali trattamenti anticrittogamici biologici utilizzare</strong></h2>



<p>I principali anticrittogamici impiegati in agricoltura biologica sono a base di zolfo e, soprattutto, di rame. Anche se sono decisamente più sani rispetto ai fungicidi sistemici da sintesi chimica, non sono prodotti esenti da ricadute ambientali.</p>



<p>Il rame è un metallo pesante che si accumula nel terreno, non dobbiamo pensare che essendo bio si possa impiegare senza criterio. La stessa normativa dell’agricoltura biologica dal 2021 prevede dei limiti più stretti all’impiego dei fungicidi rameici, come da regolamenti europei 848/2018 e 1584/2018. I formulati a base di rame in commercio sono moltissimi, occorre fare attenzione all’eventuale fitotossicità che possono avere. Leggere attentamente in etichetta le precauzioni e i dosaggi.</p>



<p>Un buon trattamento invernale può essere a base di ossicloruro rameico, la cui persistenza permette una buona efficacia sia a scopo preventivo che di contrasto. Garantisce un ampio spettro di difesa nei confronti di vari patogeni (peronospora, ticchiolatura, rogna, occhio di pavone, corineo, bolla del pesco,…). Segnalo il Cupravit blu 35 WG proposto da Solabiol, con rame al 35%. E&#8217; un ottimo fungicida bio in commercio, lo si trova facilmente, ben distribuito nei garden e consorzi agrari.</p>



<p>Altri trattamenti utilizzabili nel frutteto invernale sono la poltiglia bordolese, sempre a base di rame, lo zolfo bagnabile, che viene impiegato in particolare per contrastare l’oidio, e il polisolfuro di calcio, utile contro bolla, monilia, ticchiolatura e oidio.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Quando trattare</strong></h2>



<p>Un primo trattamento autunnale viene generalmente realizzato dopo la caduta delle foglie, indicativamente nel mese di novembre, un altro potrà essere valutato a febbraio prima che riprenda la stagione vegetativa.</p>



<p>Meno spesso si tratta nei periodi più freddi tipo dicembre e gennaio.</p>



<p>Prima di trattare valutiamo le previsioni del tempo consultando il meteo, per evitare che vi siano piogge nei due giorni successivi alla distribuzione del fitofarmaco che ne limiterebbe l’efficacia.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Come effettuare il trattamento</strong></h2>



<p>I trattamenti biologici sulle piante da frutto si effettuano con prodotti di copertura, ossia che agiscono aderendo alla pianta, a differenza dei fungicidi sistemici non penetrano in modo pervasivo i tessuti vegetali. Questo significa che il trattamento è efficace solo se viene distribuito in modo uniforme sulla chioma, utilizzando un prodotto idrosolubile distribuito con una pompa irroratrice.</p>



<p>Il rispetto dei dosaggi è effettivo solo se la diluizione in acqua è corretta, concentrazioni non uniformi possono dar luogo a fitotossicità che danneggiano parti di pianta e al tempo stesso lasciare scoperti altri rami.</p>



<p>Ricordiamoci di indossare adeguate protezioni per lavorare in sicurezza.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Altri accorgimenti preventivi</strong></h2>



<p>Oltre alla distribuzione dei fungicidi in inverno è fondamentale mettere in atto altre precauzioni volte a eliminare i patogeni svernanti.</p>



<p>Prima di tutto bisogna raccogliere le foglie che cadono sotto la chioma e i resti di potatura, visto che questi residui possono ospitare i microrganismi dannosi. Questo materiale può essere compostato, ma in presenza di malattie fungine va smaltito per maggior sicurezza.</p>



<p>Risulta utile anche spazzolare i tronchi, per pulire la corteccia da muschi e licheni che spesso offrono rifugio a spore e parassiti.</p>



<p>Nella protezione di rami e tronchi si può impiegare anche il latte di calce, detto anche grassello, che si ottiene a partire da calce spenta e acqua e viene spennellato sulla corteccia sempre a titolo di prevenzione.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Come eseguire meno trattamenti</strong></h2>



<p>Come abbiamo visto l’impiego di rame sarebbe idealmente da ridurre, perché questo sia possibile è importante avere accorgimenti specifici nella prevenzione delle malattie del frutteto. Le accortezze spiegate qui di seguito non sono legate alla stagione invernale, ma vanno tenute presente in ogni momento, al fine di ridurre la necessità di trattare.</p>



<p>Prima di tutto è fondamentale una corretta gestione del terreno e della pianta, con opportune potature. Questo evita il verificarsi condizioni che favoriscono il diffondersi delle malattie, permettendo uno sgrondo dell’acqua in eccesso e una circolazione d’aria e luce nella chioma.</p>



<p>Ci sono poi trattamenti corroboranti che favoriscono le difese immunitarie della pianta, quali propoli e macerato di equiseto, da somministrare periodicamente.</p>



<p>Un prodotto molto utile per limitare l’insorgere di malattie è la zeolite cubana, una polvere di roccia micronizzata da distribuire sulle foglie durante la stagione vegetativa. Assorbe umidità e quindi disidrata le spore delle patologie fungine.</p>



<h2 class="wp-block-heading"><strong>Trattamenti anti cocciniglia</strong></h2>



<p>Nel frutteto autunnale oltre agli accorgimenti contro le malattie è bene preoccuparsi anche di eliminare la presenza di cocciniglie, minuscoli parassiti dannosi. Ne esistono varie specie, come la mezzo grano di pepe o la cocciniglia cotonosa degli agrumi.</p>



<p>Articolo di Matteo Cereda</p>



<figure class="wp-block-image aligncenter size-full"><img loading="lazy" decoding="async" width="372" height="96" aria-hidden="true" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/orto-da-coltivare.png" alt="" class="wp-image-611"/></figure>
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		<title>Ogni albero ha la sua chioma</title>
		<link>https://www.seezon.it/ogni-albero-ha-la-sua-chioma/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Seezon]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 17 Jan 2023 15:34:32 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Giardinaggio]]></category>
		<category><![CDATA[alberto]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Ogni albero ha una sua chioma specifica, i cipressi, gli abeti, le querce, si possono distinguere anche da distante, solo per la loro forma, l’avrete notato anche voi. E proprio questo pensiero ha stimolato il professor Kepinski, dell’Università di Leeds in Inghilterra, mentre era intento a osservare le piante dal finestrino del treno. Il fatto [&#8230;]</p>
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]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[
<p>Ogni albero ha una sua chioma specifica, i cipressi, gli abeti, le querce, si possono distinguere anche da distante, solo per la loro forma, l’avrete notato anche voi. E proprio questo pensiero ha stimolato il professor Kepinski, dell’Università di Leeds in Inghilterra, mentre era intento a osservare le piante dal finestrino del treno. Il fatto che la chioma di ogni albero abbia una silhouette distintiva, lo ha spinto a chiedersi il perché e quale fosse il meccanismo responsabile di tale disegno caratteristico. &nbsp;<br>Osservando le piante da vicino infatti si può notare come i loro rami si orientino sempre secondo precise diagonali, alcune hanno rami slanciati verso il cielo, altre portano fronde parallele al terreno.&nbsp;</p>



<figure class="wp-block-image aligncenter size-full"><img loading="lazy" decoding="async" width="499" height="374" aria-hidden="true" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/albero.jpg" alt="" class="wp-image-657"/></figure>



<p>Ogni specie, si sa, cresce e si differenzia secondo le informazioni contenute nel DNA, ma quale meccanismo influenzi di preciso la forma delle chiome non era ancora stato chiarito. Così Kepinski, mosso da curiosità, iniziò a studiare il fenomeno insieme al suo team di ricerca. &nbsp;<br>Il presupposto da cui partirono è che la forza di gravità è uno dei pochi riferimenti che le piante possiedono e, grazie ad esso, i vegetali riescono a direzionare il loro sviluppo in verticale, sia la crescita in altezza del tronco che quella in profondità delle radici. &nbsp;<br>E le piante sono davvero dipendenti dalla direzione della gravità dato che tendono sempre a svilupparsi verso l’alto. L’evidenza più classica sono le piante che crescono su crinali molto pendenti: il tronco, sviluppandosi, si incurva alla base e ripristina l’andamento in verticale. &nbsp;<br>Questo fenomeno è ben noto e si chiama gravitotropismo (movimento che le piante svolgono secondo la forza di gravità), controllato nelle piante da una famiglia di ormoni vegetali, le auxine. &nbsp;<br>Un meccanismo simile si verifica anche nelle ramificazioni. Se piegate infatti esse tendono non tanto a crescere in verticale, come i fusti, bensì a ripristinare l’angolo originario, quello tipico per la specie.&nbsp;</p>



<p></p>



<figure class="wp-block-image aligncenter size-full"><img loading="lazy" decoding="async" width="499" height="374" aria-hidden="true" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/foresta.jpg" alt="" class="wp-image-655"/></figure>



<p>Per capire il fenomeno, gli scienziati hanno approfondito gli studi proprio sulle auxine e hanno scoperto che esse sono in grado non solo di spingere per lo sviluppo in verticale ma anche di regolare “quanto” in verticale, in base ovviamente alle informazioni contenute nel DNA. Queste molecole chimiche quindi sono responsabili nelle piante di due fenomeni: il noto gravitotropismo e, il suo opposto, anti-gravitotropismo. &nbsp;<br>Gi studiosi hanno quindi concluso che l’azione congiunta, e contemporanea, dei due fenomeni, uno che spinge verso l’alto o uno che spinge verso il basso, permette ai rami di svilupparsi in diagonale, secondo un angolo tipico per una certa pianta. &nbsp;<br>Quindi, ecco perché i rami del pioppo italico si alzano verso il cielo mentre i rami del faggio sono pressoché orizzontali: nel caso del pioppo prevale il primo fenomeno (il gravitotropismo), nel faggio ha la meglio il secondo (l’anti-gravitotropismo). &nbsp;<br>Insomma, anche in questo caso non si tratta di casualità, la forma delle chiome è davvero frutto di raffinati equilibri. Dove meno ce lo immaginiamo, ancora una volta, la Natura ci stupisce con la sua straordinaria genialità.&nbsp;</p>
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		<title>Orti produttivi e giardini rigogliosi anche in estate</title>
		<link>https://www.seezon.it/orti-produttivi-e-giardini-rigogliosi-anche-in-estate/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[admin]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 03 Jan 2023 16:21:48 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Giardinaggio]]></category>
		<category><![CDATA[protezione dal caldo]]></category>
		<category><![CDATA[estate]]></category>
		<category><![CDATA[giaridnaggio]]></category>
		<category><![CDATA[caldo]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>L’estate è il periodo più caldo e luminoso dell’anno e le piante, specie quelle più sensibili, vanno protette per evitare che il sole possa danneggiarle.&#160;Se non sapete come fare, seguite i nostri consigli e anche voi riuscirete a mantenere in salute le piante anche sotto il solleone.&#160; Perchè proteggere le piante dal caldo? Proteggere le [&#8230;]</p>
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]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[
<p>L’estate è il periodo più caldo e luminoso dell’anno e le piante, specie quelle più sensibili, vanno protette per evitare che il sole possa danneggiarle.&nbsp;<br>Se non sapete come fare, seguite i nostri consigli e anche voi riuscirete a mantenere in salute le piante anche sotto il solleone.&nbsp;</p>



<h2 class="wp-block-heading">Perchè proteggere le piante dal caldo?</h2>



<p>Proteggere le piante dal sole e dal caldo è una scelta che in alcuni casi risulta necessaria se si vuole mantenere in salute i vegetali. <br>Queste condizioni ambientali portano le cellule vegetali a disidratarsi e ciò si manifesta sulla vegetazione che poco per volta perde vigore e risulta omogeneamente debilitata. <br>Se non si interviene prontamente, le foglie iniziano a ingiallire e successivamente cadono a terra. <br>Le piante possono essere protette con schermature capaci di limitare la luce diretta e di mitigare il microclima oppure con tecniche di coltivazione che riducono il calore attorno ai vegetali. </p>



<h2 class="wp-block-heading">Teli ombreggianti&nbsp;</h2>



<p>Il modo migliore per limitare l’influenza del sole in orto è quello di schermare la luce con un telo ombreggiante.&nbsp;<br>Acquistate questo tessuto plastico presso il vostro garden center di fiducia facendovi consigliare su quello più adatto al vostro caso. Le piante che più soffrono il sole, ad esempio, vanno riparate con teli ombreggianti capaci di schermare addirittura il 90% della luce.&nbsp;Sistemata la protezione sopra le piante, i vostri ortaggi e le vostre ornamentali potranno godere di un microclima mite rispetto all’esterno e non rischieranno di subire danni provocati dal caldo e dal sole.&nbsp;</p>



<h2 class="wp-block-heading">Irrigazione&nbsp;&nbsp;</h2>



<p>La quantità d’acqua a disposizione delle piante condiziona direttamente la loro resistenza al caldo e al sole e una corretta annaffiatura non può che aiutare i vegetali a mantenersi in salute. Irrigate di prima mattina per permettere all’acqua di penetrare nel terreno agevolmente senza rischiare che il sole delle ore più calde possa farla evaporare.&nbsp;<br>E se il sole si fa sentire più del solito, contrastate la perdita di liquidi nebulizzando la vegetazione delle piante con un po’ d’acqua a temperatura ambiente.&nbsp;</p>



<figure class="wp-block-image size-full"><img decoding="async" aria-hidden="true" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Large-Seezon-how-to-have-a-beautiful-garden-all-summer-long-4-watering.jpeg" alt="" class="wp-image-138"/></figure>



<p>Attenzione, però, evitate questa operazione nelle ore più calde della giornata, le gocce che si posano sulle foglie potrebbero fungere da lente e concentrare i raggi solari sul tessuto vegetale fino a bruciarlo. &nbsp;<br>Se le piante si mostrano ancora sofferenti, distribuite un concime specifico capace di aiutare i vegetali a contrastare gli stress termici, un prodotto come Solabiol Algasan.&nbsp;<br>Questo concime liquido, apportato con scadenza settimanale tramite l’acqua di irrigazione, rafforza le difese naturali delle piante migliorandone lo stato di salute e preservandole dai danni causati da sole e calore.&nbsp;</p>



<h2 class="wp-block-heading">La pacciamatura&nbsp;</h2>



<p>La pacciamatura è una pratica agronomica molto comune che consiste nel ricoprire il terreno attorno alla base dei vegetali con un materiale capace di schermare il suolo dai raggi solari. <br>Durante i mesi caldi, la pacciamatura permette il passaggio dell’acqua ma evita che luce e calore possano farla evaporare dal terreno. In questo modo il suolo posto sotto la pacciamatura si manterrà umido e le piante potranno contare su una riserva idrica maggiore. <br>I materiali naturali, come ad esempio la paglia o la corteccia di pino, sono quelli più adatti a questo scopo perché sono capaci di svolgere al meglio la loro funzione per poi degradarsi nel suolo senza lasciare residui. </p>



<figure class="wp-block-image size-full"><img loading="lazy" decoding="async" width="1000" height="665" aria-hidden="true" src="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Climate-change-1-mulch.jpeg" alt="" class="wp-image-123" srcset="https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Climate-change-1-mulch.jpeg 1000w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Climate-change-1-mulch-300x200.jpeg 300w, https://www.seezon.it/wp-content/uploads/sites/6/2023/01/Climate-change-1-mulch-768x511.jpeg 768w" sizes="(max-width: 1000px) 100vw, 1000px" /><figcaption class="wp-element-caption">mulching garden beds with pine bark pieces</figcaption></figure>
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